Bent Parodi e la Gurfa di Alia

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Nel 2004, Sindaco Enzo Siragusa, organizzammo il Convegno ad Alia “Sulle tracce di Minosse”. Ebbi l’onore di avere relatori illustri, cito per tutti Rita Cedrini. Per l’indagine in corso riporto la posizione di Bent Parodi (1943-2009), importante giornalista filosofo e storico delle religioni, che invitai a relazionare; cosa che accettò dopo un bel pomeriggio di discussione ed un sopralluogo che facemmo assieme. Diventammo subito amici ed il nostro rapporto di stima continuò fino alla sua prematura scomparsa.

Bent non era mai stato alla Gurfa e ne aveva solo sentito parlare come di un luogo al confine fra la banalità della definizione ufficiale “grotte di civiltà troglodita” e l’archeologia fantastica di sprovveduti visionari del fine settimana, come potevo apparirgli. Accettò subito la mia proposta, dopo una breve chiacchierata palermitana. Andammo assieme e lui volle stare qualche tempo da solo nella thòlos; poi mi disse di avere percepito la “dimensione sottile” del “genius loci” e lo definì come “luogo liminare” in vergognoso abbandono istituzionale. Mi propose addirittura lui di organizzare quel Convegno a cui portò anche il prezioso contributo di relatrice Anna Maria Corradini, storica ed archeologa sua compagna nella vita. Diventammo amici da allora e mi diede parecchi buoni consigli per il seguito. Con spirito critico, per la mia formazione, non tutti li ho messi in pratica. Mi omaggiò dei suoi libri e la ristampa che aveva fatto fare con Aurelio Pes di Sicilia pagana di E. Manni, di cui avevo frequentato da studente il corso di Storia delle Religioni. Un Grande.

Nella mia ricerca sulla Gurfa avevo avuto modo di apprezzare le sue ricerche per avere letto il suo  Architettura e mito, in particolare questo passaggio: “La pietra riassume l’itinerario circolare della natura, è sostanza ma anche essenza, investe i quattro antichi elementi della cosmologia tradizionale: terra, acqua, aria e fuoco. In quanto sostanza (da substantia ovvero ‘ciò che sta sotto’, sostrato), essa appare nei quattro regni principali; in quanto essenza, si presta come paradigma esoterico, iniziatico (l’uomo inteso come ‘pietra’): il dio Mitra, ex  vetera natus, divinità-pietra, il soprannome simbolico dell’apostolo Simone (‘tu es Petrus’) (p.61)” (Bent Parodi, Architettura e mito, ed. Pungitopo, 1988)

Questo ci disse in quel Convegno, che poi riuscii a pubblicare: “…le cosiddette ‘grotte della Gurfa’ sono state accostate, da Silvana Braida, ad Al Saflieni nell’isola di Malta …. La Gurfa ricorda anche per molti aspetti la tomba di Agamennone o ‘tesoro di Atreo’ di Micene. Addirittura la supera per dimensioni … Di thòlos dunque bisognerà parlare e non di grotta. Di pietre vi voglio parlare … Anche per i cristiani in fondo è così dal momento in cui Cristo, rivolgendosi a Simone il pescatore gli dice: ‘Tu sei pietra e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa ‘. … cuore della nostra discussione: il mistero della Gurfa. … E’ di dimensioni talmente notevoli da far pensare … ad un architetto molto valente. … si potrebbe pensare anche ad un’architettura di tipo ‘dedalico’. … Dedalo, Minosse e Kokalos … il mito raccontato già da Erodoto (V° sec. a.C.) e poi ripreso da Diodoro Siculo di Agira (I° sec. a.C.), ci ricorda come il famoso architetto Dedalo … cadde in disgrazia a Creta; fuggì con il figlio Icaro, il quale … volò troppo vicino al sole e … morì. Dedalo invece trovò riparo alla corte del re siculo Kokalos, che aveva la sua reggia ad Inico. Kokalos, ben sapendo chi fosse Dedalo, gli propose di creare una nuova reggia, sicura ed imprendibile. Nacque così Kamikos, variamente identificata con Caltabellotta, Sciacca o S. Angelo Muxaro. … Dedalo costruì per Kokalos questa reggia straordinaria … Gli sono state attribuite varie altre edificazioni grandiose, fra cui opere al santuario di Afrodite di Erice. Nel frattempo spuntò all’orizzonte la potente flotta del talassocrate Minosse … Sbarcarono in una località successivamente chiamata perciò Minoa, e poi ancora Heraclea per la sovrapposizione del culto di Eracle, dai fenici identificato con il loro Melqart. Questa vicenda la ritroveremo poi, significativamente, in un’iscrizione, dove appare “Melqart”, che Padre Benedetto Rocco ha ritrovato alla Gurfa. Minosse chiede la restituzione di Dedalo. Kokalos, con gesto astuto, invita il re cretese a corte. Lo fa mangiare bene e trastullare dalle sue figlie. Gli viene proposto di fare anche un bel bagno caldo nelle terme … Minosse morì letteralmente bollito nell’acqua calda di una ‘stufa’ . Kokalos poi dirà che si trattò di un incidente … il mito ha più varianti. La più comune vuole che i cretesi abbiano chiesto la restituzione del corpo di Minosse per seppellirlo in una tomba ‘grandiosa’, ‘presso Kamikos’. Non si dice: ‘a Kamikos’ ma ‘presso Kamikos’, sottindentendo così ‘nel territorio di Kamikos’, di cui grosso modo l’attuale Alia rappresenterebbe la punta settentrionale, corrispondente a tutta l’intera vallata del fiume Platani, l’antico Halikos. Una parte dei cretesi si sarebbe ritirata ad Heraclea Minoa, un altro drappello sarebbe penetrato all’interno, dalle parti di Enna, fondando un celebre tempio ad Enghion, forse l’attuale Nicosia o Gangi. Chi è Dedalo? … A chiamarsi in tal modo non fu solo il celebre costruttore del labirinto, padre di Icaro, ma tanti artisti attici e cretesi dell’età arcaica. Il nome Dedalo ebbe … tale prestigio che il derivato daìdalon (da daìdalos) assunse il significato peculiare di capolavoro…. Dedalo … è dunque l’artista esemplare … modello di tutta l’architettura sacra dell’Occidente. Anche Minosse è un nome comune. Quale Minosse venne in Sicilia? A Creta ‘Minosse’ significava ‘re’, ‘monarca di carattere teocratico’. Sappiamo che ogni nove anni si ritirava in una caverna (numero mistico, si pensi alle enneadi) dove rinnovava il proprio potere o veniva sostituito. … Qualche metafisico di valore, come Renè Guènon, ha avanzato un dubbio … Minosse-‘Minos’. Il primo Faraone-‘Menes’. … Il primo legislatore, mitico anch’egli, dell’India-‘Manu’. .. cioè si indica sempre e comunque la figura di un legislatore primordiale, quale fu Minosse. …La thòlos: abbiamo parlato di architettura di possibile matrice mediterranea-dedalica. … Carmelo Montagna si attarderà sicuramente su questi aspetti ed al loro approfondimento. … Siamo così ritornati al significato del culto della pietra, che ha una stazione importante alla Gurfa di Alia. Il principio corrisponde con la sua fine, poiché l’ultimità lega l’uomo al suo principio”.

(Bent Parodi di Belsito, Architettura e mito, in: Sulle tracce di Minosse, a mia cura, Atti del 3° Convegno di Studi sulla Thòlos della Gurfa, 3.7. 2004.)

Grazie Bent, anche per l’onore che ebbi di parlarne in una conferenza nella tua prestigiosa rassegna estiva a Villa Piccolo di Capo d’Orlando.

In immagini: Bent Parodi di Belsito (1943-2009) e la copertina di Sulle tracce di Minosse, che contiene quel suo formidabile intervento sulla Gurfa.

Carmelo Montagna

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