Termini Imerese, Associazione 25 Aprile chiede la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

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Con una lettera, inviata al Sindaco di Termini Imerese Maria Terranova, l’Associazione 25 Aprile ha chiesto la revoca della cittadinanza onoraria concessa, con delibera del 20 maggio 1924, a Benito Mussolini.

Nella nota inviata al primo cittadino il Presidente dell’Associazione Umberto Gentile ha ricordato diverse decisioni simili.

“Lunedì 10 giugno 2024 – scrive – la Giunta Comunale di Vittoria ha revocato la delibera n. 27 del 21 maggio 1924 che concedeva la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. In pari data, anche il Comune di Castelbuono ha assunto la stessa delibera. Le coincidenti motivazioni hanno voluto, così, onorare la memoria di Giacomo Matteotti, a cento anni dal suo assassinio per mano di una squadraccia fascista, avvenuto a seguito delle sue denunce in Parlamento, contro le illegalità commesse dalla nascente dittatura di Benito Mussolini.

Giacomo Matteotti ha incarnato la politica antifascista del periodo rivestendo, tra l’altro, il ruolo di Segretario del Partito Socialista Unificato, dal 1922 al 1924, nonché quello di Deputato, dal 1919 al 1924,nel Gruppo Parlamentare Socialista.

La responsabilità politica di quel delitto fu storicamente assunta da Mussolini, che fece seguire un provvedimento di decadenza dei Deputati che, avevano partecipato alla “secessione aventiniana “, per protesta contro l’assassinio di Giacomo Matteotti.

La storia ci ha restituito i misfatti del ventennio e la omologazione di decisioni assunte in tanti Comuni Italiani”.

Anche Termini Imerese entrò nello stesso circuito e con delibera del 20 maggio 1924, venne  concessa la cittadinanza onoraria a Mussolini, così come imposta in vigenza del commissariamento del fascio termitano voluto da Alfredo Cucco, membro del gran consiglio del fascismo.

“Condividendo appieno – conclude l’Associazione – le decisioni assunte dalle due Giunte Comunali, avanziamo formale richiesta per la revoca della cittadinanza onoraria, a suo tempo concessa a Benito Mussolini, sussistendone le motivazioni storiche, ampiamente riconosciute dalla massima autorità dello Stato, così come ufficializzate nel corso delle celebrazioni del centenario”.