Rovine tholoidi nel sito neolitico cipriota di Choirokoitia

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Cominciamo a tentare di tirare qualche conclusione, ovviamente provvisoria, sull’impianto architettonico tholoide della Gurfa di Alia a partire proprio dalla domanda: “Da dove può arrivarci quella forma, con i riferimenti geometrico-simbolici sottesi?”. Se i risultati che ne possono venir fuori valgono per il nostro sito, che è l’impianto a thòlos ipogeo più vasto del Mediterraneo, allora la disseminazione del confronto sarà utile per tutta la “Via delle Thòloi” siciliane che stiamo cercando faticosamente di definire. Per verificare tecnicamente sul campo la traccia di ricerca, sulla scia di altre figure importanti, delineata nel 1995 da Pasquale Culotta, Architetto e Preside della facoltà di Architettura di Palermo, sui riferimenti culturali del progettista, ri-guardiamoci attentamente la struttura volumetrica e l’impianto strutturale leggibile dalle rovine tholoidi nel sito neolitico cipriota di Choirokoitia, datato con certezza vertiginosa al VI millennio a.C. Basta probabilmente un semplice confronto visivo per stabilirne la “Genealogia della Forma”, ovvero la categoria sommaria di appartenenza per questo particolare e formidabile contesto culturale di “Civiltà della Thòlos”, del quale ancora la Storia dell’Architettura Antica in Sicilia non ha scritto il capitolo “Dedalico” di cui mi sto occupando. Così tutto dovrebbe essere più chiaro per l’evidenza “parlante” della realtà.

Fig. 1 – Assonometria sezionata di casa a thòlos, con carpenteria di soppalco e foro apicale nel villaggio neolitico di Choirokotia-Cipro (Fonte: Dizionario Enciclopedico di Architettura e Urbanistica, 1968).

Fig. 2 – Sezione verticale della thòlos della Gurfa, con segni evidenti di alloggiamenti di carpenteria lignea mancante per tre livelli di impalcati (Fonte: disegno dai rilievi di S. Braida).

Fig. 3 – Interno della thòlos della Gurfa, con alloggiamenti di carpenteria lignea mancante per tre livelli di impalcati, con evidenti segni di vasta bruciatura.

Figg. 4 e 5 : “rovine circolari” del sito neolitico cipriota di Choirokoitia (VI mill. a. C.)

Il sito preistorico di Choirokoitia risale al VI millennio a.C. Si trova nei pressi dell’omonimo villaggio, nel distretto di Larnaka. Dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità nel 1988. Gli edifici a thòlos, per un villaggio di circa 300 abitanti, erano caratterizzati dalla pianta circolare, raggruppati intorno ad uno spazio aperto. La curiosità che colpisce di più è che si tratta di strutture con funzione mista, al contempo Casa-Tomba; quindi con commistione del culto degli antenati “dentro” lo spazio di vita quotidiana. I defunti infatti venivano sepolti in fosse all’interno delle unità abitative. Questa misteriosa civiltà si estinse improvvisamente; non è stata trovata alcuna spiegazione per la sua scomparsa. Choirokoitia, come altri insediamenti aceramici sull’isola, fu abbandonata nel IV millennio a.C. Quella tipologia tholoide invece si diffuse largamente, anche in Sicilia.

Per approfondire

http://media.visitcyprus.com/wps/portal/!ut/p/c4/04_SB8K8xLLM9MSSzPy8xBz9CP0os3hXN0fHYE8TIwMLtzBXA6NQ48DAoBAjQwMvE_3gzBL9gmxHRQDkNPkX/?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/Italian__it/CTO+B2C/Tourist+Information/Culture/Sites_and_Monuments/Choirokoitia_Neolithic_Settlement

Carmelo Montagna

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