“C’è una magia nella notte siciliana… naturalmente non c’è bisogno che ve ne parli”, ha affermato con evidente ammirazione per la terra di Trinacria, la prof.ssa Mango durante l’esposizione dei risultati raggiunti nella 13^ campagna di scavo in terra di Himera al Museo Pirro Marconi.
L’equipe di archeologi svizzeri ha scavato nell’area del Piano del Tamburino, la parte alta dell’antica colonia greca, nelle ore più fresche e durante la notte, con il supporto di una luce alimentata dall’energia solare.
Avviata in aprile con due settimane di studio preliminare dei reperti e proseguita per sei settimane di scavo tra giugno e agosto, la campagna ha comportato, come ha spiegato Elena Mango un abbassamento del terreno di circa mezzo metro su un’area di 89 m².
Questo notevole impegno ha portato all’apertura di otto nuovi saggi. I reperti rinvenuti sono attualmente in fase di lavaggio e il loro studio dettagliato è previsto per il 2025.
I ricchi ritrovamenti consistono in utensili di cucina come pentole e coppette, vari pesi in piombo da telaio, tanti frammenti di brocche, oggetti in miniatura che rimandano ad una sfera sacra, il piede di un cratere – un vaso per il simposio – di vernice nera con figure rosse.
Le esplorazioni hanno incluso una sezione della città ancora senza nome, la cui funzione deve essere ulteriormente indagata, e un santuario già identificato in precedenti campagne. Inoltre, sono stati scoperti nuovi passaggi in un’area sacra, suggerendo un cambiamento funzionale del sito, e mura dalla costruzione particolarmente ingegnosa, con scaglie di pietra per migliorare il drenaggio delle acque.
In chiusura, la docente ha confermato che il continuo studio dei reperti offrirà nuove e preziose informazioni sulla storia di Himera, arricchendo ulteriormente la nostra comprensione di questo straordinario sito archeologico.
In tal modo, ogni frammento ritrovato contribuisce a tessere il mosaico di un passato che, pur lontano nel tempo, continua a illuminare il nostro presente con la sua inestimabile luce.
La campagna ha beneficiato di tecnologie avanzate, come lo Scan 3D, per l’analisi dettagliata dei reperti. e supportata da un piano di sicurezza meticoloso.
La docente svizzera ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti e immensa gratitudine per il supporto ricevuto, ringraziando in particolar modo il direttore Domenico Targia e estendendo i ringraziamenti all’archeologa Laura Di Leonardo, nonché a ditte e amici, che ogni anno la sostengono con le loro expertise: Grazia Mantia, Salvatore Sansone, Michelangelo Lo Presti, Francesca Spatafora e, la persona che la segue fin da quando è arrivata a Buonfornello, Gino Licata.
Elena Mango ha studiato Archeologia Classica, Storia dell’Arte (medievale e moderna) e Informatica all’Università di Zurigo e di Losanna. Ha completato il suo dottorato di ricerca e successivamente la sua abilitazione a Zurigo, dove ha ricoperto la posizione di ricercatrice ed è stata curatrice della collezione archeologica dell’università. È stata anche direttrice ad interim dell’Istituto Archeologico e della Collezione dell’Università di Zurigo per un anno e mezzo. Dal 2011 è professore ordinario di Archeologia Mediterranea, direttore della Collezione di Antichità Classiche e co-direttore dell’Istituto di Scienze Archeologiche dell’Università di Berna. Nel 2012 ha avviato un importante progetto sul campo nella colonia greca di Himera in Sicilia, un progetto di ricerca urbanistica interdisciplinare che indaga il ruolo e l’importanza di Himera all’interno della rete delle colonie greche. È stata membro del comitato esecutivo della facoltà come responsabile della finanza, della pianificazione strategica e delle risorse umane e dal 2017-2021 è stata vice decano e poi preside del Phil.- Ist. Facoltà dell’Università di Berna.
L’incontro al Museo Pirro Marconi è stato introdotto dal direttore del Parco Domenico Targia, che ha espresso il suo profondo apprezzamento per il lavoro svolto dalla docente e dal suo team di giovani ricercatori. Targia ha colto l’occasione anche per lodare il lavoro di comunicazione svolto al fine di valorizzare il sito di Himera, ringraziando Roberto Tedesco per la sua consulenza e preziosa collaborazione, ha inoltre comunicato un significativo incremento del numero di visite al sito.
Salvina Cimino