Aspettiamo soluzioni per la crisi idrica: provocatoria protesta di un Gruppo di attivisti di Campofelice di Roccella

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Prosegue l’azione di sensibilizzazione da parte di un gruppo di attivisti di Campofelice di Roccella in relazione alla problematica che sta assediando la regione siciliana, a causa delle scarsissime piogge invernali e contestualmente per il cronico decadente stato delle infrastrutture correlate a condutture e invasi.
Ideatori e protagonisti di quella che per loro stessa affermazione, vuole essere una pacifica azione di protesta e al contempo una azione di sensibilizzazione, affidata anche alla potenza visiva delle immagini che li ritraggono, sono Giuseppe Testa e Rosario Ivan Glorioso.
Le foto, illustrative peraltro dello stato di (cattiva) salute dei nostri invasi sono state scattate a monte della diga Rosamarina di Caccamo e di fronte alla vasca di raccolta della stessa struttura ubicata nel territorio del Comune di Collesano.
“L’eccezionale siccità che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e il razionamento dell’acqua in tanti comuni dell’isola necessità di risposte immediate, da parte della classe politica che ci governa” affermano i due.
Purtroppo anni di mancata programmazione nel settore idrico, interventi infrastrutturali sempre rimandati, stanno dando i loro frutti.
Eppure quello della mancanza d’acqua in Sicilia non è un problema che si è riscontrato solo quest’anno. Soprattutto nella parte meridionale, il razionamento dell’acqua è stato una pratica ricorrente. Solo due anni fa poi, nonostante le piogge avessero riempito gli invasi, fino a tarda estate ai contadini di otto comuni delle basse Madonie fu impossibile irrigare i propri campi con l’acqua della diga Rosamarina per un problema adducibile a guasti alla rete idrica collegata.
Un appello il loro dunque indirizzato alle istituzioni ma non solo.
L’azione di sensibilizzazione ricordano infatti gli attivisti, è per cercare di coinvolgere le coscienze di chi ancora si disinteressa del problema. In particolar modo nelle grandi città, in quei quartieri dove ancora l’acqua non è stata razionata, in tanti non hanno ancora il sentore della problematica.
L’utilizzo dell’acqua nella nostra regione sia per uso civile che per industriale è chiaramente aumentato negli anni, eventi eccezionali come inverni senza pioggia in assenza di interventi correttivi rischiano di essere letale per chi vive e lavora nell’isola e in particolare per chi vive di agricoltura e allevamento.
“Riportiamo l’attenzione sulla critica situazione dovuta alla siccità e a tutte le sue conseguenze, in Sicilia – affermano i due – nell’impotenza di un futuro incerto, che questo nostro gesto bruci come brucia la nostra terra, e bruciano i nostri cuori! Dedicato a tutti coloro che stanno soffrendo, e a coloro che potrebbero porvi rimedio”.

Francesco Fustaneo

Nelle foto si è prestato per la posa Giuseppe Testa. L’autore degli scatti è Rosario Ivan Glorioso.