Proposta di Esperonews: assegnare a Myriam Sylla la cittadinanza onoraria di Gangi

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Due anni fa incontro quell’animo gentile, come gentile è tutta la famiglia, di Peppe Bongiorno. Entrambi, lui e io, gangitani trasmigrati (anche) a Palermo, costante antropologica delle donne e degli uomini dell’interno e della montagna.

E a Palermo lo incontro con un uomo più grande di alcuni anni. È mattina in via Maqueda a due passi da quel Palazzo che una volta chiamavamo la Provincia chiacchierano come quelli che sanno le stesse cose.

– Non vi conoscete? Anche lui madonita …

Piacere. Piacere

– Conoscevo Gioacchino, tuo padre, mi dice Paolo Genduso.

– A Gangi quelli di una generazione ci conosciamo tutti, chiarisce Peppe. – Paolo aveva il bar là di fronte, non te lo ricordi? All’angolo con via Torino.

Conoscevo come tanti la storia di Myriam Sylla e dei nonni ‘adottivi’. Le cronache già da qualche anno raccontavano la favola di una delle schiacciatrici più forti al mondo, figlia di migranti della Costa d’Avorio accolti come figli da una coppia (di Palermo, sostenevano le cronache) con bar in quell’angolo di via Torino che dà su via Maqueda. Poi Sylla che nasce al Policlinico e qualche altro aneddoto di contorno come sempre fanno i cronisti. Ma per tutti, per i giornali e i siti web, Paolo e Maria, la coppia campionessa di generosità e affetto, sono palermitani.

Paolo non smette d’essere gentile, mi dice un paio di frasi su quella che io continuo a chiamare la campionessa e di cui lui parla come i nonni raccontano delle scuole della nipotina.

Dieci minuti e ci salutiamo.

– Speriamo di incontrarci, abito qua vicino, si conceda Paolo.

Paolo non l’ho più incontrato. Tante volte sono stato tentato di chiedere a Peppe indizi o addirittura notizie su come contattarlo ma mi sembrava d’una invadenza grave e duplice: verso il nonno della campionessa, tanto riservato; verso l’amico, tanto a modo.

Questa storia che il nonno “putativo” di una delle più forti pallavoliste al mondo è madonita cresciuto a Gangi, da me l’hanno ascoltata in pochi, un paio di amici. E una sera, di ritorno da una cena di fratellanza madonita, Alfonso Lo Cascio, direttore della rivista Espero, oltre che amico tra i più cari. Una bellissima storia e una idea geniale di far diventare Myriam Sylla cittadina onoraria di Gangi, ma pensavamo ad un percorso più articolato e anche più lungo.

Adesso però ci appare tutto diverso. Non per quello che è successo da alcuni giorni ben oltre Palermo, via Maqueda, ben oltre le Madonie.

Perché adesso pensiamo d’avere capito che potrebbe essere una storia bella per i compaesani e per tutti noi di montagna. Scritta per come deve essere quando si parla tra quelli che ci si conosce, quando si sanno le stesse cose.

E mentre decido di chiudere, sento anche di scusarmi con Paolo e Peppe, io, ladro di un momento tutto sommato privato, un incontro tra tre compaesani, una mattina, nella città Grande.

Vincenzo Pinello

Considerato i legami speciali che attraverso la generosità e l’amore dei coniugi Genduso, nonni “putativi”, si sono creati tra il territorio madonita e la giocatrice di Volley proponiamo come Esperonews, che il Comune di Gangi si attivi per verificare la possibilità di conferire la cittadinanza onoraria alla campionessa olimpica di pallavolo Myriam Sylla orgoglio dello sport italiano. Crediamo possa rappresentare un bellissimo gesto di solidarietà per Myriam, per le Madonie ma per tutti quegli uomini e donne che hanno dovuto affrontare le medesime tragedie che ha vissuto lei e la sua famiglia. Una storia contemporaneamente di emarginazione e di riscatto all’ombra delle lontane montagne, simbolo e speranza di un paese migliore ma anche più giusto.

Alfonso Lo Cascio