Nella giornata di ieri, Cerda ha celebrato con devozione e solennità la festa in onore della patrona, Maria Santissima Addolorata. Una ricorrenza scandita da riti religiosi, momenti di comunità e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.
Le celebrazioni sono iniziate quando, alle ore 8,00, i rintocchi festosi delle campane hanno dato il via all’alborata, un’antica tradizione che annuncia il giorno di festa e richiama i fedeli alla partecipazione. Alle ore 8,30, la Chiesa Madre ha accolto i primi devoti per la Santa Messa del mattino, seguita da una seconda celebrazione eucaristica alle ore 11,00, entrambe caratterizzate da una partecipazione sentita.
Il pomeriggio è stato allietato dal giro del Corpo Bandistico Maria SS. dei Miracoli per le vie del paese, un momento che ha portato musica e allegria tra le strade di Cerda, creando un’atmosfera di festa e attesa per gli eventi che avrebbero seguito.
Alle ore 19,00, la comunità si è raccolta nuovamente nella Chiesa Madre per la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da don Domenico Bartolone. La funzione, caratterizzata da una profonda intensità spirituale, ha visto il sacerdote guidare i fedeli con grande sensibilità sui temi della sofferenza e della consolazione offerta dalla Vergine Addolorata.
Una celebrazione nella quale si è rinnovata quella profonda unione che lega le comunità della Valle del Torto con i paesi limitrofi. A testimonianza di questa coesione, insieme alle autorità civili e militari, il sindaco Salvatore Geraci, il vicesindaco Giuseppe Amodeo e i consiglieri comunali, vi erano presenti anche i sindaci dei paesi vicini, tra cui il sindaco di Aliminusa, Michele Panzarella; il sindaco di Alimena, Giuseppe Scrivano; il sindaco di Caccamo, Franco Fiore e uno degli assessori del comune di Collesano, Giuseppe Peri.
La funzione, intensa e carica di emozione, ha unito i presenti in una preghiera comune culminata durante il tradizionale rinnovo dell’Atto di Consacrazione alla Madonna Addolorata, momento in cui il Primo cittadino Geraci ha chiesto alla Patrona, a nome di tutta la comunità di Cerda, di prendersi cura dell’anima del giovane Daniel Zappulla, scomparso in circostanze tragiche.
Successivamente, il simulacro della Vergine è stato portato in processione per le vie del paese.
Il corteo, accompagnato dai canti e dalle preghiere dei fedeli, ha visto la partecipazione di numerose famiglie, che hanno voluto rendere omaggio alla loro patrona, rinnovando un voto che si perpetua da secoli.
La giornata si è conclusa con il concerto bandistico a cura dell’Associazione Musicale Maria SS. dei Miracoli, diretta dal Maestro Maurizio Guida, offrendo un momento di condivisione e gioia collettiva.
A mezzanotte, uno spettacolo piromusicale ha illuminato il cielo di Cerda, chiudendo la giornata di festa in un tripudio di luci, musiche e colori, segni di una devozione che, nonostante il trascorrere del tempo, rimane forte e radicata nel cuore degli abitanti del paese.
Cerda, con la sua storia e le sue tradizioni, continua a vivere questa festa con un fervore che ne testimonia l’importanza non solo religiosa, ma anche culturale, confermando la Vergine Addolorata come un simbolo di unità e fede per l’intera comunità.
Salvina Cimino