VI Edizione del Premio “Mons. Giuseppe Petralia a Bisacquino

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Giovedì 22 agosto 2022 dalle 17,30 si svolgerà presso il Santuario della Madonna del Balzo di Bisacquino la VI edizione del Premio “Mons. Giuseppe Petralia, Vescovo e Poeta”, organizzato dal Comune di Bisacquino in collaborazione con l’Accademia di Sicilia, l’Arcipretura di Bisacquino, il Baliato di Santa Maria degli Alemanni dell’Ordine Teutonico, la Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia, la Fondazione Thule Cultura e BCsicilia.

Nell’ambito della manifestazione interverrà il prof. Tommaso Romano (Presidente del premio) con una relazione su “La devozione di mons. Giuseppe Petralia per la Madonna del Balzo”. Porteranno il saluto l’arciprete decano mons. Rosario Bacile ed il sindaco Tommaso Di Giorgio. Coordinerà i lavori il prof. Antonino Sala (segretario del premio). A seguire si darà inizio alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti del premio che sono stati assegnati a personalità di grande spessore culturale che nel segno della libertà di studio e di ricerca, contribuiscono all’avanzamento della conoscenza, del progresso e dell’affermazione dei più alti valori umani

Saranno inoltre gratificati gli studenti laureati e diplomati di Bisacquino che hanno raggiunto il punteggio massimo a conclusione del ciclo di scuola con un diploma di merito.

Premiati e motivazioni 2024

  1. Salvo Barresi per il pregevole volume “Girgenti incantata: testimonianze di viaggiatori nel tempo” che racconta con straordinario trasporto poetico il cammino in terra di Sicilia, con particolare attenzione a Girgenti, di trenta dei più celebri scrittori/viaggiatori.
  2. Antonio Callea per il suo considerevole impegno culturale in favore dell’umanizzazione delle carceri e sulla condizione dei detenuti portato avanti attraverso le sue pubblicazioni e per il contributo al volume “Calamonaci: Storia, Personaggi, Folklore – 450 anni dalla Fondazione” edito dal comune di Calamonaci.
  3. Valentina Caminneci per la rilevante attività di archeologa e per la ricerca storico documentale “Verum invenire. La riscoperta dell’Efebo di Agrigento” che ha aperto nuovi scenari sulla provenienza della famosa statua proveniente dall’antica Akragas.
  4. Veronica Garito per il volume “A piedi nudi. Le praterie dell’anima” Edizioni Antipodes. Una poesia riesce ad esprimere una rinnovata fiducia nel sentimento romantico inteso come storia e destino sullo sfondo di una Sicilia verace.
  5. Grazia Giordano Alaimo per la raccolta di poesie “La vita, il mare, i silenzi” Fondazione Thule Cultura. Versi di limpida e delicata ispirazione che testimoniano del lungo e sorvegliato impegno del dire poetico come potenza dell’anima.
  6. Carlo Guidotti scrittore, storico e giornalista molto impegnato con proficui risultati nella promozione culturale in particolare, oltre che l’attività complessiva, il premio gli viene attribuito per la qualificata attività di editore di Ex Libris, un sicuro punto di libertà.
  7. M° Stefano Lo Cicero – Premio speciale per l’opera complessiva
  8. Crocifissa Mangiavillano per la sua importante produzione letteraria e per il romanzo “L’emerito Uomo” edito da “I Faggi” nel quale analizza l’essenza di una Sicilia bella e contraddittoria.
  9. Francesca Patti per l’importante ricerca “Lontane dalle procelle del mondo” edita da Medinova sugli istituti caritativi femminili di Agrigento, portata a compimento attraverso un minuzioso studio di documenti d’archivio redatti tra il Settecento e l’Ottocento.
  10. Pietro Pinzarrone per la pregevole opera poetica nella quale si coglie una trama di vita fatta di esperienze, gioie e delusioni, amore, attesa, speranza e l’ardua fatica dell’esistere.
  11. Giovanni Scicolone per la considerevole attività di studio dedicata alla Valle dei Templi e all’Ospedale dell’Ordine Teutonico di Agrigento e per la ricerca storico documentale “Verum invenire. La riscoperta dell’Efebo di Agrigento” che ha aperto nuovi scenari sulla provenienza della famosa statua proveniente dall’antica Akragas
  12. Luciano Schimmenti fotografo d’arte e acuto studioso di Giuseppe Antonio Borgese ha svolto ricerche preziose su l’illustre polizzano in particolare nel volume “L’Antizaratustra” in cui marca le differenze peculiari con il pensiero di Nietzsche.
  13. Emanuele Sinagra per il pregevole romanzo “Chi l’Eterno unisce, il tempo non può separare” edito da Scatole Parlanti, in cui si intrecciano la dimensione dell’amore, del tempo e dello spazio in maniera originale in un avvincente racconto.
  14. Giovanni Villino giornalista e scrittore di capacità ed esperienza che con il romanzo “Negare il bene” edizioni I Buoni Cugini, nel cuore di una Palermo misterica affronta con acribia il tessuto di una storia che si dipana tra il bene e il male.
  15. Enza Vinci per il suo racconto storico “Apparecchiu midicanu etta bummi e si ‘nni va’” edita da Edizioni Momenti-Ribera che attraverso fonti orali, rivela il dramma di alcune giovani donne dell’Azione Cattolica di Calamonaci e di due adolescenti sfollati di Sciacca, dopo il bombardamento operato da aerei militari anglo-americani nelle campagne di Calamonaci il 28 maggio 1943 e per il contributo al volume “Calamonaci: Storia, Personaggi, Folklore – 450 anni dalla Fondazione” edito dal comune di Calamonaci.
  16. Pietro Virgadamo per il pregevole romanzo “Chi l’Eterno unisce, il tempo non può separare” edito da Scatole Parlanti, in cui si intrecciano la dimensione dell’amore, del tempo e dello spazio in maniera originale in un avvincente racconto.

Diplomi di merito agli studenti che si sono distinti raggiungendo nel proprio ordine di scuola il massimo del punteggio 

  • Laureati con il massimo dei voti: Miriana Caronna, Sergio Di Chiara, Giada La Sala, Giuseppe La Sala,  Alessandro Lucia.
  • Diplomati con il massimo dei voti
  • Liceo delle scienze umane: Sofia di Giorgio, Sonia Lucia, Schilleci Gabriele, Giulia Tortomasi.
  • Liceo scientifico; Francesco Caronna, Savio Marino, Giuseppe Gaudiano.
  • Liceo classico: Lorena Guarino.
  • Istituto di Istruzione Superiore “Don Calogero di Vincenti”: Annalisa Giaisi, Tiziana Margiotta, ⁠Giovanni Vetrano.

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