Termini Imerese, Stazione di conversione elettrica in C.da Caracoli: Comitato “San Calogero” presenta proposte per mitigazione e compensazione dell’impatto ambientale

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Il Comitato “San Calogero” riunisce e rappresenta i cittadini di Termini Imerese che abitano o sono comunque proprietari di aree nelle immediate vicinanze del cantiere per la realizzazione di due stazioni di conversione elettrica, a servizio dei due rami del collegamento elettrico sottomarino del “Tyrrhenian Link”.

Il comitato nasce per l’esigenza di raccogliere e rappresentare pubblicamente le criticità emerse in conseguenza della scelta di Terna di posizionare le stazioni di conversione in un’area residenziale, C.da Caracoli, piuttosto che all’interno della vicina area industriale, come richiesto da tutta la comunità locale durante la consultazione pubblica svoltasi nel 2021.

Dopo la conclusione della fase di consultazione, per lo più sconosciuta alla maggioranza dei cittadini termitani, si e sviluppato nel corso del 2022 e del 2023 un significativo movimento spontaneo di protesta, con assemblee e sit-in, quando diventò palese che era in corso l’estirpazione di oltre 1600 piante di ulivo secolari (poi ricollocate nell’adiacente Comune di Trabia) e che i lavori avrebbero interessato l’antico acquedotto romano Cornelio.

L’azione odierna del Comitato San Calogero prosegue nel solco delle proteste, civili e pacifiche, già iniziate in precedenza. L’obiettivo primario del sodalizio è quello della salvaguardia della salute e di rendere il più sostenibile possibile l’intervento in corso di realizzazione, sia per l’ambiente, che per i cittadini.

E a questo proposito ha elaborato un documento che raccoglie le proposte di mitigazione e compensazione emerse in seno al Comitato ed esplicitate durante la riunione congiunta con l’Amministrazione comunale di Termini Imerese e i rappresentanti di Terna s.p.a., tenutasi lo scorso 18 luglio 2024.

Le stazioni di conversione elettrica del “Tyrrhenian Link” sono localizzate nel territorio del Comune di Termini Imerese, in C.da Caracoli, in adiacenza alla preesistente stazione di trasformazione elettrica, una vasta zona residenziale “estensiva” (in Zona C6), per la maggior parte già edificata. Pertanto, il cantiere Terna per la realizzazione delle stazioni di conversione elettrica è un cantiere in ambito residenziale.

Tale particolare condizione pone notevoli criticità di impatto dell’opera, tanto che la stessa società Terna, nel primo studio di fattibilità per l’individuazione dei siti, datato 4 novembre 2020, aveva così definito l’ipotesi di insediamento in C.da Caracoli: “Dall’analisi preliminare del sito, pur non sussistendo particolari criticità relativamente ai principali vincoli urbanistici ed ambientali, si rileva la presenza di abitazioni a distanze inferiori a 100 m che portano ad escludere l’approfondimento della valutazione di fattibilità del sito”. In tale studio di fattibilità si individuavano invece due siti nella vicina area industriale: c.d. aree “Brico” e “Arcobaleno”.

La fase di consultazione pubblica, preventiva alla scelta del sito, si è svolta per entrambi i progetti (link Est e link Ovest) nel corso del 2021, in piena emergenza sanitaria; ciò ha determinato la proposizione esclusivamente di incontri on-line. Il processo partecipativo si è caratterizzato per lo scarso coinvolgimento dei cittadini, in particolare dei “proprietari terrieri e cittadini che vivono nelle vicinanze del sito del progetto”, come prevede invece il Regolamento (UE) n. 347/2013 del Parlamento europeo (Regolamento TEN-E), applicato per il progetto del “Tyrrhenian Link”, trattandosi di infrastruttura energetica primaria, di interesse nazionale.

Per ogni cantiere (lato Est e lato Ovest), si è svolto un solo incontro informativo, online, cui sono successivamente seguiti direttamente gli incontri conclusivi. Pertanto, poca informazione e scarsa possibilità di discussione. Comunque, dalla lettura dei verbali degli incontri, appare chiaro che in entrambe le consultazioni, tutti i partecipanti, anche istituzionali, hanno palesemente manifestato l’orientamento alla localizzazione in area industriale e la contrarietà al sito in C.da Caracoli; vedi: https://www.terna.it/it/progetti-territorio/progetti-incontri-territorio/Tyrrhenian-link

Le criticità della fase di consultazione appaiono ancora più macroscopiche se si pone attenzione al fatto che l’alternativa proposta in area industriale nelle due successive fasi di consultazione è identica, salvo poi essere scartata in entrambi i casi. In questo modo, di fatto, non ponendo soluzioni alternative alla scelta di C.da Caracoli.

Anche le Istituzioni locali hanno preso, in un primo tempo, una posizione nettamente contraria alla localizzazione in C.da Caracoli. Per esempio il Consiglio Comunale con Deliberazione n. 100 del 14/10/2021 ha votato una mozione di contrarietà all’insediamento delle SdC in C.da Caracoli.

Salvo poi prendere atto favorevolmente delle decisioni di Terna il 4/03/2022.

Ma andiamo all’impatto paesaggistico e ambientale che ha provocato tale scelta. Un primo danno è stato provocato dalla totale estirpazione degli ulivi secolari, circa 1600 piante di alto fusto in un’area estesa circa 150.000 metri quadrati. Al danno paesaggistico si somma il danno ambientale: sottrazione di suolo agricolo, con i conseguenti timori per la regimentazione delle acque superficiali, alterazione della permeabilità dei suoli, alterazione del livello delle falde e dell’equilibrio idrogeologico del sottosuolo.

Tutta l’area di C.da Caracoli è interessata da decenni da una concentrazione di elettrodotti aerei che collegano la Centrale Enel con la stazione elettrica, da cui poi si dipartono le linee di distribuzione a media e alta tensione per la Sicilia occidentale. Tali elettrodottti, come è ormai noto, generato campi elettromagneti estremamente significativi, soprattutto se si sommano a breve distanza diverse sorgenti. Molti edifici si trovano oggi a distanze estremamente ravvicinate dagli elettrodotti, in quanto realizzati prima dell’imposizione delle fasce di rispetto; addirittura, in alcuni casi i cavi passano sopra i tetti. La realizzazione delle nuove SdC sta generando nella popolazione locale ulteriori preoccupazioni per gli ulteriori campi elettromagnetici generabili dalle nuove opere elettriche e ha espresso un forte timore per l’impatto acustico dei nuovi impianti sull’area residenziale. Terna ha rassicurato i residenti, ma non sono stati forniti dati certi e questo non fa che ulteriormente alimentare i timori di chi abita nelle zone circostanti.

Le dimensioni del cantiere inevitabilmente hanno provocato notevoli impatti negativi nelle zone residenziali circostanti: dalle polveri, all’inquinamento acustico, alla alterazione delle condizioni pregresse delle aree circostanti e della viabilità minore, per esempio, l’interruzione della c.d. “strada Patteri”, che non potrà essere ripristinata nel suo percorso originale.

In conseguenza degli impatti descritti, tutta l’area residenziale circostante ha visto crollare i valori economici delle proprietà, in relazione alle mutate aspettative del mercato edilizio: nessuno vuole oggi una casa in C.da Caracoli, in seguito al nuovo insediamento di Terna. Si tratta spesso dell’abitazione principale, su cui le famiglie hanno speso i risparmi di una vita, scegliendo quest’area per le sue favorevoli caratteristiche ambientali e paesaggistiche, oggi stravolte dall’insediamento delle SdC di Terna.

A partire da tutte queste criticità il Comitato “San Calogero” ha elaborato delle proposte

per la mitigazione e compensazione degli impatti delle stazioni di conversione elettrica ed opere connesse del Tyrrhenian Link. Il sodalizio ha tenuto presente la tipologia di azione, il tipo di intervento e lo strumento di riferimento.

La proposta pertanto prevede il monitoraggio degli impatti  dei rumori in fase di cantiere delle polveri di cantiere. In fase di esercizio il monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico  e dell’inquinamento  acustico e luminoso in zone residenziali, la mitigazioni dell’impatto ambientale con la schermatura degli impianti per diminuirne l’impatto paesaggistico e ambientale. Inoltre l’interramento tratti terminali delle linee elettriche aeree circostanti ed infine la compensazioni per l’impatto ambientale dell’opera con il ripristino della viabilità pubblica e privata in C.da Caracoli, interrotta o danneggiata durante le lavorazioni, il ripristino della strada “Patteri” e della strada Calcasacco e il collegamento al mare.

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