Tracce del rito di “trasfigurazione” negli ipogei della Gurfa di Alia

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Chiave di lettura di luoghi smarriti alla memoria storica. Millenaria e solenne, “candida scorre la Luce” direbbe Omero. Ritorno quindi brevemente sul fenomeno di “trasfigurazione”/Ierofania per dirla ancora con Mircea Eliade, ulteriore e definitivo indizio dei riti di rinascita/Anastasi successivi alla Catabasi che dovevano svolgersi nell’imponente ambiente tholoide con “Oculus” sommitale. Sottolineo che il rito di Catabasi-Anastasi , discesa nella Morte e risalita di Rinascita, sicuramente praticato in Sicilia a partire dalla Preistoria, per la definitiva “consacrazione” del potere del Basileus/Kokalos dei Sikani, o Minos Minoico, o Wanax Miceneo, tutte figure universali del Re del Mondo, doveva concludersi con una “apparizione lucente” del nuovo sovrano. Nel mondo di cultura greca fin dalla più remota antichità, il “palazzo delle iniziazioni” si chiamava “Telesterion”. In Sikania è conosciuto anche come “Anaktoron”; sono visitabili solo le fondazioni in vista di quello sito a Pantalica. Il “palazzo” ipogeo della Gurfa doveva essere un “Telesterion”. Dagli studi di W. Burkert, Homo Necans. Antropologia del sacrificio cruento nella Grecia antica, ed. Bollati Boringhieri, 1981, questo si apprende sui “Misteri” della trasfigurazione che vi si svolgevano: “Sotto un grande fuoco lo ierofante compiva le iniziazioni nel telesterion. … gli scrittori più precisi lo chiamano anaktoron … Di lato c’era un ingresso, accanto al quale si ergeva il trono dello ierofante. Soltanto questi poteva entrare nel locale interno. Allora gli iniziati lo vedevano comparire dall’anaktoron…. Si vedeva ‘una grande luce, quando veniva aperto l’anaktoron. Qui ardeva… il grande fuoco; il soffitto aveva un’apertura in alto per l’uscita del fumo… Nella semioscurità … si svolgeva l’ ‘indicibile’. Dall’inquietante però emergeva l’epifania. Un punto culminante della festa era il ritorno di Kore dal regno dei morti. … Karl Kerényi ha posto ciò al centro della propria interpretazione di Eleusi, postulando un’autentica visione, un’apparizione spettrale nella notte dei Misteri. Per spiegare un visione mistica che si ripresenta ogni anno, si è visto però costretto a prendere in considerazione la ipotesi che l’erba aromatica utilizzata per il kikeon avesse un effetto allucinogeno …”.

Giuro che ne io e nemmeno i tantissimi amici che possono testimoniare abbiamo mai assunto allucinogeni per “favorire la visione” ma questo è ciò che avviene e che tutti possono sperimentare attorno alle ore 12 solari dei giorni a cavallo del Solstizio d’Estate dentro la thòlos e sotto la lama di Luce della Gurfa.

Fig. 1- “Trasfigurazione” di C. Montagna;

Fig. 2- “Trasfigurazione” di M. De Franceschini, archeologa e studiosa del fenomeno analogo al Pantheon di Roma e della Villa Adriana di Tivoli;

Fig. 3 – Particolare del rito faraonico di “Trasfigurazione” con Akhenaton sotto la Luce di Aton-Sole, XVI sec. a.C. Tell el Amarna-Cairo Museo Egizio.

Fig. 4 – Particolare della Trasfigurazione di Cristo da opera di Beato Angelico.

Il confronto con l’indiscutibile rito egizio toglie ogni ulteriore dubbio sulla consistenza di realtà storica dello stesso fenomeno visibile ancora adesso alla thòlos della Gurfa ed in altre decine di ambienti tholoidi similari siciliani. Un paio sono stati segnalati e verificati dall’amico Enzo Mulè a Caltabellotta (AG). Per altre notizie divulgative su studi di archeoastronomia in corso rimando a

https://www.esperonews.it/…/alia-si-parla-della-gurfa…

Carmelo Montagna