Nella suggestiva cornice della Sala delle Capriate del Comune di Cefalù, è stato presentato il libro “Ali d’Angelo” di Massimo Benenato, pubblicato da Spazio Cultura Libreria Macaione. L’evento, organizzato dal Comune di Cefalù e dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Consiglio di Biblioteca e l’Associazione Culturale Fables, ha raccolto un pubblico attento e partecipe.
Il libro, scritto da Massimo Benenato, figlio dell’indimenticabile attore comico Franco Franchi, icona indiscussa della comicità siciliana, rappresenta un toccante omaggio alla figura paterna.
L’evento è stato introdotto da Santa Franco, Presidente del Consiglio di Biblioteca di Cefalù, che ha arricchito la presentazione con contenuti multimediali, tra cui la proiezione di un’intervista in Rai con la lettura di una lettera che Massimo ha dedicato al padre. Momenti, curati nei minimi dettagli, hanno creato un’atmosfera di intensa partecipazione emotiva, coinvolgendo profondamente i presenti. Grazie alla sua capacità di contestualizzare il libro all’interno di un quadro culturale più ampio, la prof.ssa Franco ha contribuito a rendere la presentazione non solo un omaggio a Franco Franchi, ma anche un momento di approfondimento letterario e umano.
L’Assessore alla Cultura, Antonio Franco, ha sottolineato l’importanza di iniziative culturali come questa per promuovere e valorizzare le eccellenze siciliane. Nel suo intervento ha inoltre auspicato future collaborazioni con Benenato, evidenziando come eventi di questa natura possano contribuire a rafforzare ulteriormente il panorama culturale del territorio.
Apprezzato anche l’intervento di Nicola Macaione, editore del volume, che ha messo in luce i temi universali affrontati nel libro, come la famiglia, l’amore, l’amicizia e l’adolescenza. Questi argomenti, intrecciati tra loro, rendono l’opera ricca di profondità e variegata nelle sue sfaccettature.
Particolarmente denso di significato è stato l’intervento di Cruciano Runfola, Presidente dell’Associazione Culturale Fables, che è intervenuto con una riflessione filosofica di ampio respiro. Runfola ha collocato l’opera di Benenato all’interno di una cornice concettuale più vasta, interrogandosi sui confini del possibile e dell’impossibile. Attraverso un’analisi che ha toccato i limiti della condizione umana, ha esplorato il concetto di memoria come dimensione non solo personale, ma universale, in cui l’individuo si confronta con la fragilità del tempo e l’eternità dell’affetto.
Una menzione speciale merita Enza Pedone, per aver guidato il pubblico e tutti i presenti dento le pagine del libro introducendo la biografia dell’autore e curando sapientemente le letture dei brani scelti dall’opera.
Le domande pertinenti e ben strutturate hanno favorito lo sviluppo di un dibattito ricco e intenso, consentendo a Massimo Benenato di condividere con il pubblico non solo i dettagli della scrittura del libro, ma anche le emozioni e i pensieri che lo hanno ispirato.
L’autore ha dimostrato una vena creativa e ironica ereditata dal padre con una sensibilità molto spiccata; con grande generosità, ha condiviso con il pubblico la parte più intima e personale del libro, donandoci non solo il frutto del suo talento letterario ma anche un frammento prezioso di sé stesso.
L’evento si è concluso con un caloroso applauso, a suggello di un incontro che ha saputo unire cultura, emozione e riflessione.
Cefalù, ancora una volta, si conferma fulcro della promozione culturale, accogliendo eventi che non solo celebrano figure di rilievo, ma che aprono spazi di dialogo e confronto per il futuro.
Salvina Cimino
Foto di Salvo Ciano