Dopo 12 anni a Milano torna a vivere a Lascari grazie al lavoro da remoto

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Giovanni Sutera, originario di Lascari, è uno dei tanti giovani siciliani che hanno lasciato la propria terra per cercare opportunità lavorative in grandi città.

Dopo 12 anni a Milano, Giovanni è riuscito a tornare a casa, grazie al lavoro da remoto offertogli da Ruralis.com, una startup specializzata nella gestione digitale delle proprietà turistiche nelle aree rurali italiane.

Giovanni racconta: “Tornare a Lascari, dopo anni vissuti lontano, è stato un sogno che non pensavo di poter realizzare. Grazie a Ruralis, non solo posso lavorare in smart working, ma posso anche vivere appieno la mia terra, riscoprendo i valori e la bellezza della mia comunità e contribuendo allo sviluppo locale”.

Ruralis.com si propone di favorire il ripopolamento dei piccoli borghi e delle aree rurali italiane, offrendo a persone come Giovanni l’opportunità di lavorare in modalità full remote. Il team è composto da 17 persone, molte delle quali hanno studiato o lavorato all’estero e sono rientrate in Italia con l’intento di dare un contributo attivo alla crescita e allo sviluppo delle aree interne, portando competenze internazionali a beneficio del territorio.

Ruralis punta a colmare l’attuale divario tra il mercato di massa, dove si trovano i turisti, e i proprietari di immobili, che rappresentano le strutture ricettive. Grazie alla sua presenza digitale, l’azienda permette di promuovere e valorizzare le aree rurali italiane, preservando il loro fascino autentico e promuovendo un turismo sostenibile. Ruralis è in rapida crescita e gestisce attualmente più di 200 strutture in quasi tutte le aree interne italiane, consolidando la sua missione di rilancio e sviluppo delle comunità rurali, offrendo nuove opportunità per i borghi meno conosciuti e stimolando un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente. Il lavoro da remoto sta diventando una leva fondamentale per rivitalizzare le economie locali e contrastare lo spopolamento. L’esperienza di Giovanni non è un caso isolato, ma uno dei numerosi esempi di come il lavoro a distanza possa fare la differenza per i giovani e per i piccoli borghi italiani.

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