Si terrà venerdì 11 ottobre alle 18 al Museo Civico Baldassare Romano di Termini Imerese un incontro con Calogero Pumilia (nella foto), che nell’occasione presenterà il suo lavoro editoriale dal titolo “La Svolta. Il racconto di un eccezionale mutamento”. Nella conferenza, dopo i saluti istituzionali che terrà il sindaco della città di Termini Imerese, Maria Terranova, l’autore dialogherà con Cleo Li Calzi. Introduce il responsabile museale Fabio Lo Bono.
Durante l’incontro, saranno Andrea Arrigo, Alessia Blè, Martina Di Salvo, Andrea Geraci, Simona Indovina e Federica Pulizza, volontari del Servizio Civile Universale progetto “Paesi e storie da scoprire”, a tenere delle letture tratte dall’opera dell’autore.
Calogero Pumilia, nato nel 1936 a Caltabellotta, è una figura di spicco nella politica e nella cultura italiana. La sua carriera si è sviluppata attraverso vari ruoli di rilievo, testimoniando dedizione al servizio pubblico e alla promozione della cultura.
Nel 1972, Pumilia ha fatto il suo ingresso nella politica nazionale come deputato della Democrazia Cristiana, un impegno che ha contribuito a plasmare la sua carriera futura. Calogero Pumilia ha ricoperto il ruolo di sindaco di Caltabellotta in diversi mandati tra il 1974 e il 2009, contribuendo in modo significativo alla comunità locale attraverso vari periodi di cambiamento e sviluppo.
Dal 2015, Calogero Pumilia presiede la Fondazione Orestiadi, un’istituzione culturale che gestisce il Museo delle Trame Mediterranee al Baglio di Santo Stefano e organizza le Orestiadi, un festival internazionale che celebra teatro, musica, pittura, scultura e cinema. La sua guida alla Fondazione ha rafforzato il suo impegno per la promozione e la preservazione della cultura mediterranea.
In aggiunta alla sua carriera pubblica e culturale, Pumilia è anche autore di otto pubblicazioni. La sua ultima opera, “La Svolta. Il racconto di un eccezionale mutamento”, è un’autobiografia che narra la sua vita dalla nascita fino al 1972. Il libro riflette sulla sua trasformazione personale e professionale, offrendo uno sguardo profondo su come un giovane destinato a diventare fabbro, come il nonno, abbia vissuto e interpretato il rapido cambiamento del suo tempo.