Cardini concettuali sulla Via della Thòlos

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Per il significato esatto da assegnare alle parole usate in questo nostro itinerario ‘complicato’ ed in larghissima parte inedito sulla Via della Thòlos, riteniamo utile riportare un glossario di riferimento.

– Catabasi. Discesa rituale al mondo dei morti associato alla figura mitologica di Orfeo. Questo “passaggio” psichico e rituale in una cripta sotterranea attraverso un’apertura verso il mondo “infero” doveva essere opportunamente “preparato” in ambienti di “incubazione” adeguati, sorta di regressione uterina necessaria per la trasmutazione dal livello semplicemente umano a quello eroico. Sia la Catabasi che l’Incubazione sono ritualità comuni alle forme di iniziazione nelle religiosità arcaiche misteriche, praticate in antico.

– Cronologia della Preistoria. E’ generalmente suddivisa in periodi/età alle quali sono assegnate le seguenti indicative datazioni, associate a manufatti di industrie litiche o metalliche: Paleolitico, con prime datazioni a 2.500.000 anni fa e più consistenza dal  500.000-8.000 a.C.; Mesolitico 8.000-6.000 a.C.; Neolitico 6.000-3.500 a.C.; Eneolitico/Rame 3.500-2.000 a.C.; Bronzo (con l’architettura megalitica: dolmen, menhir) 2.000-1.000 a.C.; Ferro 1.000-800 a.C. con inizio convenzionale della Storia all’apparire dei primi segni di scrittura codificata.

– Città antiche di Engyon, Heraclea Minoa, Makara-Minoa, Kamikos. Corrispondono a siti siciliani di controversa attribuzione. Le ipotesi più accreditate sembrano riferirle rispettivamente alle attuali Ganci (o Troina), Eraclea Minoa-Cattolica Eraclea, costa e città antica di Eraclea Minoa, Sant’Angelo Muxaro. La chora delle città antiche era la campagna abitata che si riconosceva in un Santuario o in una Polis.

Enchytrismòs. Rito funerario preistorico di inumazione entro grandi contenitori ceramici, talora accompagnato da corredi.

Halykos. E’identificato con l’attuale fiume Platani, che nella preistoria potrebbe essere stato chiamato “Camico”, dando così il nome alla “capitale” dei sikani. Fu anche il Lycos dei greci, l’Halycus dei romani, l’Iblatanu dei musulmani. Mitologicamente la sua vallata fu scenario per le gesta di dèi ed eroi. Vi regnò Kokalos. L’attraversarono Dedalo ed Ercole, vi morì e vi fu sepolto Minosse re di Creta.

– Minos. A partire dalla figura mitologica di Minosse, re di Creta, significò sostanzialmente Re e Legislatore nella cultura minoica (3.000-1.450 a.C.), con chiari riferimenti alla figura del Menes che è il primo faraone delle dinastie egizie. E’ archetipo dell’immagine universale del Re del Mondo, per come la definisce, per esempio, Renè Guènon nella sua nota opera Il Re del Mondo. La stessa figura biblica di Melchisedec, Re di Salem con le funzioni sovrane di “sacerdote dell’Altissimo”, prefigurazione dello stesso Cristo per il rito della consacrazione eucaristica, appare nella vita di Abramo (Genesi, XIV, 18-20) e riveste un ruolo notevole nel pensiero del monoteismo ebraico e cristiano. La figura corrispondente nel periodo miceneo (1.700-1.000 a.C.) fu quella del Wanax, la cui sala del trono era il Mègaron, anche se ambienti simili sono noti nel mondo protostorico mediterraneo, spesso associati al rito della Catabasi.

Kokalos. Mitologica figura e Re della Sicania al tempo della venuta di Minosse.

Sicania. Antico nome della Sicilia, abitata dagli indigeni sicani, prima della venuta dei siculi e della colonizzazione greca. In particolare dal XIII al VI secolo a.C. indicò il cuore della Sicilia Centro-Meridionale, fra i bacini fluviali dell’Halykos-Platani e dell’Himera Inferiore-Salso, fino alla costa del Tirreno e ad Erice.

– Telestèrion. E’ il Palazzo delle delle iniziazioni ai Piccoli e Grandi Misteri, ad Eleusi e nei Santuari collegati. Evidenze archeologiche e fonti letterarie, assegnano le origini dell’edificio e del culto che vi si celebrava, per quanto se ne è potuto sapere, all’età micenea.

Thòlos. Struttura architettonica a pseudo cupola. “Antica costruzione circolare, diffusa specialmente nelle civiltà preelleniche; si vedano, per esempio, i sepolcri cosiddetti degli Atridi, presso Micene …Analoghe forme si trovano sia in costruzioni preistoriche, sia nei nuraghi sardi, sia nelle tombe etrusche. Strutture simili sono presenti anche, seppur raramente, nell’architettura classica”. Da, voce thòlos, in Enciclopedia dell’Architettura, F. Motta editore, vol. IV, pp. 277-78, ed. 2008.

Tomba e Tempio di Minosse in Sicania. In particolare ne parlano nel V sec. a.C. Erodoto (VII, 170) e nel I sec. a.C. Diodoro Siculo (IV, 78). Secondo la descrizione di Diodoro, nella sua Biblioteca Storica, si trattava di una camera funeraria sotterranea e ‘riservata’ dove erano deposte le reliquie del sovrano, collegata con un tempio di Afrodite aperto al culto e ‘sovrapposti’ i locali di un Santuario, in un complesso architettonico monumentale da ricercarsi nell’entroterra storico agrigentino lungo il fiume Halykos/Platani.

Triangolo aureo. Triangolo isoscele con angoli usuali di base di 72°, o 36°, che determinano la stessa come sezione aurea dei lati uguali: cioè la misura di questi divisa per la base dà come rapporto tendenziale il numero aureo 1,618033…. Il rapporto aureo è in generale quello che si stabilisce tra un segmento e una sua parte, in modo che quest’ultima sia il medio proporzionale tra il segmento e la parte residua.

Tridente. E’ un emblema dell’antica civiltà minoica. E’ simbolo del potere marino ed attributo dell’autorità di Poseidon, dio del mare e apice delle divinità micenee.

Gurfa. Esterno da sud-ovest

Carmelo Montagna

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