Termini Imerese. La comunità si mobilita per aiutare Giuseppe, collaboratore della Caffetteria 28, dopo che il motorino che gli era stato donato è stato rubato.
La storia, resa nota tramite il profilo social della titolare della caffetteria, ha commosso i cittadini
Giuseppe, da due anni parte integrante del team della Caffetteria 28, aveva ricevuto il motorino in regalo dai colleghi e dalla titolare Paola Parisi per semplificare il suo tragitto quotidiano.
Saliva ogni mattina a piedi dalla zona di Termini bassa per raggiungere il suo posto di lavoro, e quel piccolo veicolo rappresentava per lui non solo un mezzo di trasporto, ma anche un simbolo di affetto e di stima da parte di chi ogni giorno condivide con lui l’impegno lavorativo. Ma non è tutto: Giuseppe utilizza il motorino anche per sbrigare commissioni fondamentali per sé e per la sua compagna in dolce attesa, e quel mezzo era l’unico strumento che gli permettesse di fare fronte alle esigenze quotidiane della sua vita familiare.
“Chi lavora in Caffetteria 28 lavora in una grande famiglia – scrive la titolare – e se il motorino l’avete rubato a lui, sappiate che l’avete rubato a tutti. Era il frutto del nostro affetto e della nostra stima per Giuseppe.” Le parole, condivise con un forte appello per il ritorno del mezzo, chiedono a chiunque sia responsabile di “capire che avete rubato il motorino più sbagliato che potevate rubare per pochi euro. Vi preghiamo di restituirlo.”
La Caffetteria 28, conosciuta per l’atmosfera accogliente e per i rapporti solidali tra titolare e dipendenti, si è trasformata in un punto di riferimento non solo per chi cerca un buon caffè, ma anche per chi apprezza il senso di comunità e di famiglia. La speranza è che l’appello lanciato possa toccare il cuore del responsabile, e che il motorino di Giuseppe possa presto fare ritorno a chi ne ha più bisogno.
In tanti stanno condividendo il messaggio sui social, unendosi alla richiesta della Caffetteria 28.
Salvina Cimino