Il 9 novembre 2006 ci lasciava all’improvviso Pasquale Culotta, urbanista e progettista di risonanza internazionale, nato a Cefalù e profondamente legato alla città in cui risiedeva ed aveva il proprio studio di progettazione. Nel diciottesimo anniversario della sua scomparsa l’ Amministrazione Comunale di Cefalù ne onora la memoria intitolandogli una via cittadina ma anche attraverso una mostra pensata per ricordarne la figura umana e professionale e farlo conoscere ai giovani cefaludesi che rappresentano il futuro della città.
La mostra, che sarà inaugurata alle 18.30 presso l’ottagono di Santa Caterina, nell’ edificio comunale, raccoglie i taccuini di viaggio di Pasquale Culotta e ne testimonia il paziente e faticoso esercizio di trascrizione delle forme dell’architettura attraverso il disegno “matrice della conoscenza e fonte primaria nella pratica della progettazione” come ci dice la figlia di Culotta, Tania, architetto ed attuale assessore all’ Urbanistica, Edilizia e Lavori Pubblici del Comune di Cefalù.
I dettagli dei luoghi osservati e indagati, coordinate spaziali e i particolari delle architetture schizzate vengono rielaborati in nuove forme dalla visione creativa dell’architetto il quale non si limita a riempire lo spazio con qualcosa che non c’era ma cerca semmai di integrare dialogando con la storia, sia che gli elementi del passato siano ancora concretamente visibili sia che ne siano rimaste solo tracce di memoria, negli usi locali, nei nomi o semplicemente nei ricordi di chi in quei luoghi ha le proprie radici.
Il grande valore dell’esercizio compiuto da Pasquale Culotta si manifesta con forza nella curiosità indagatrice del suo segno che trasforma in linea grafica l’input visivo di una costruzione, di un paesaggio, di un dettaglio architettonico, i quali, in un continuo inconscio gioco di rimandi, riemergono nelle occasioni di progetto nella sua Cefalù e nel mondo.
“Sfogliare i taccuini di Pasquale Culotta significa viaggiare con lui fino alle ricche chiese dell’Anello d’Oro, alle stereometriche piramidi del Cairo, alla Cupola della Roccia sulla spianata del tempio a Gerusalemme, alla perfezione del Partenone sull’Acropoli di Atene, ma soprattutto significa cogliere e riconoscere la forza espressiva del suo tratto che condensa sul foglio tutta la sua passione per il fare architettura” (dal testo introduttivo alla mostra, a cura di Tania e Federica Culotta).
Prima dell’apertura della mostra vi sarà un momento di introduzione alla stessa che vuole essere anche un momento di presentazione, necessariamente breve, della figura di Pasquale Culotta attraverso gli interventi del professore Andrea Sciascia, allievo di Culotta e oggi in forza al Dipartimento di Architettura dell’ Università degli Studi di Palermo, e dell’ architetto Iano Monaco, attuale presidente dell’ Ordine degli Architetti di Palermo.
L’ appuntamento è alle ore 17 nella sala delle Capriate del palazzo di Città.
La cerimonia di intitolazione della strada avrà invece luogo durante la mattina, alle 10.30 nel tratto viario ricompreso fra le vie Giovanni Verga e Giuseppe Giglio, nelle vicinanze del complesso EGV Center che è una delle espressioni della modalità progettuale di Pasquale Culotta e sicuramente fra quelle di maggior portata nell’ambito dell’area urbana di Cefalù.
Barbara De Gaetani