Montemaggiore Belsito ricorda mons. Raffaele Arrigo: educatore che dedicò la vita al servizio della comunità

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Montemaggiore Belsito, un piccolo paese dell’entroterra siciliano, deve molto al carisma e all’intraprendenza di monsignor Raffaele Arrigo, sacerdote, educatore e visionario, che dedicò tutta la sua vita al servizio della comunità e che la parrocchia festeggia proprio in questi giorni. Nato il 21 dicembre 1873 da una famiglia di artigiani, mons. Arrigo manifestò fin da bambino una vocazione profonda per il sacerdozio. Ordinato il 13 giugno 1897, dopo una brillante formazione culminata nella laurea in Teologia conseguita a Roma nel 1901, scelse di tornare nel suo paese natale, rinunciando a una promettente carriera ecclesiastica nella capitale.
Al suo ritorno a Montemaggiore, mons. Arrigo si distinse subito per il suo zelo pastorale. Si dedicò alla formazione dei giovani con corsi di preparazione alla Prima Comunione, fondò la Congregazione Mariana e quella dei Luigini, oltre alla Congregazione delle Madri Cristiane. Fu un innovatore e un promotore instancabile: nel 1908 creò il circolo femminile dell’Azione Cattolica, seguito nel 1909 da quello maschile.
Negli anni successivi, la sua missione lo condusse in vari luoghi, dove si distinse per il suo insegnamento di teologia nei seminari di Patti e Cefalù e per l’assunzione di incarichi di rilievo, tra cui quello di precettore del giovane figlio, affettuosamente chiamato “Bebè”, del Principe di Baucina a Malta. Il suo spirito profetico lo portò anche oltre i confini nazionali, come durante un periodo di intensa riflessione nel deserto del Sahara. L’8 giugno 1913 mons. Arrigo divenne parroco di Montemaggiore Belsito. Fu una guida coraggiosa e decisa, capace di coniugare fede, cultura e amore per la sua terra. Lavorò instancabilmente per il restauro delle chiese e della basilica locale, che dotò di illuminazione elettrica e di una nuova cupola. Ma il suo impegno non si limitava al piano spirituale: promosse il progresso economico e civile, come l’arrivo delle prime automobili e l’adesione al consorzio idrico di Montescuro, migliorando la vita quotidiana della sua comunità.
Mons. Arrigo aveva una visione chiara: creare un luogo sicuro dove i giovani potessero crescere, formarsi ed evitare i pericoli della strada. La sua idea prese forma nel progetto dell’Istituto Santa Lucia Filippini, destinato a essere un faro per l’educazione cristiana e umana. Per raccogliere i fondi necessari, nel 1926 si recò negli Stati Uniti, dove la comunità montemaggiorese emigrata rispose generosamente al suo appello.
Nonostante le calunnie e gli ostacoli, mons. Arrigo non si arrese mai. Affidò l’istituto alle Suore di Santa Lucia Filippini, la cui missione educativa era in sintonia con la sua visione. Poco prima della sua morte, il 18 novembre 1945, vide finalmente realizzato il suo sogno: un luogo aperto ai giovani, simbolo del suo amore per le nuove generazioni.
Monsignor Raffaele Arrigo ha lasciato un segno indelebile nella storia di Montemaggiore Belsito. Fondò la Società Automobilistica Montemaggiorese favorendo la mobilità locale (prima che il servizio di auto trasporti fosse gestito dall’attuale ditta Macaluso). E pubblicò opere come “Venator Animarum” (Tipografia S. Davite – Firenze, 1932), biografia del Venerabile Mercurio Maria Teresa, tuttora apprezzata. Ricordiamo “L’intimità con Gesù: indirizzo ascetico per seminaristi” (Editrice Ancora – Milano, 1942). Oltre al suo impegno concreto, mons. Arrigo incarnò una fede profonda e una capacità profetica che gli permisero di anticipare i bisogni della sua gente.
Oggi, le sue spoglie riposano nella cappella dell’Istituto Santa Lucia Filippini, circondato dai bambini che erano la “pupilla dei suoi occhi”. La sua memoria continua a ispirare, ricordandoci che il servizio agli altri è la più alta forma di amore. A lui è intitolato l’Istituto Comprensivo Raffaele Arrigo, che comprende le scuole elementari e medie.
Santi Licata

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