Come ormai consuetudine, anche per il 2024, dedichiamo l’ultimo articolo dell’anno a 15 donne del nostro Comprensorio Termini Imerese, Cefalù e Madonie che si sono distinte per il loro impegno, le loro attività e la loro professionalità, diventando, in qualche modo, esempi positivi per la comunità. Queste donne, coprono un ampio ventaglio di età e storie personali, e rappresentano differenti realtà culturali, sociali, professionali e sportive.
La più giovane ha solo dodici anni, mentre la più anziana ne ha novanta. Nonostante le diversità, ciò che le accomuna è la passione e la dedizione con cui affrontano le sfide quotidiane. Giovani che, con impegno e determinazione, inseguono i loro sogni: alcune nel campo giornalistico, altre nel settore cinematografico o musicale. Ci sono anche donne che si dedicano all’arte, come la poesia e la scultura, e altre che, attraverso un legame profondo con la terra, cercano di modificare la realtà, intervenendo in modo significativo sul piano formativo e sociale.
Alcune di queste donne si sono distinte per l’impegno in battaglie per i diritti civili, altre hanno trovato nella rete un potente strumento per promuovere le tradizioni del territorio madonita. Ci sono anche coloro che, con esperienze internazionali straordinarie, hanno saputo portare il valore e il prestigio dei nostri luoghi. Infine, non mancano quelle che, con grande serietà e responsabilità, ricoprono ruoli fondamentali in ambito sociale e culturale.
In un periodo storico caratterizzato da sfide, incertezze e difficoltà, vogliamo, attraverso questo articolo, offrire un messaggio di speranza. In un contesto che spesso si concentra sulle difficoltà, queste donne rappresentano la forza, la bellezza e la solidarietà che animano le nostre comunità locali. Sono la testimonianza di come la parte migliore della nostra società, quella spesso silenziosa ma straordinaria, continui a lavorare instancabilmente per costruire un futuro migliore.
Ogni anno, come in un ideale cerchio, raccogliamo segnalazioni da chi ci circonda per ricordare coloro che, con il loro impegno, rendono orgogliosi tutti noi di abitare in questo angolo di Sicilia. Donne che portano avanti le proprie scelte con passione, dedizione e rigore, e che, con la loro azione quotidiana, contribuiscono a fare la differenza nella nostra realtà.
Vogliamo esprimere un sentito ringraziamento per quanto hanno dato alle nostre comunità e, al tempo stesso, estendere questo riconoscimento a tutte le donne che, giorno dopo giorno, si impegnano con determinazione per il bene del territorio, credendo nel cambiamento e in un domani migliore.
Questo articolo non solo chiude l’anno, ma apre anche le porte al nuovo, un anno che auspichiamo essere di rinascita, di speranza e, soprattutto, di pace. In un contesto mondiale segnato da conflitti e tragedie, desideriamo che il futuro porti con sé un rinnovato spirito di solidarietà, di comprensione reciproca e di costruzione di ponti tra i popoli.
A tutti i nostri lettori, i migliori auguri per un felice e sereno 2025.
Alfonso Lo Cascio
Lucia Biondolillo
Cerdese, nata nel 1983, è la campionessa italiana in carica di stecca 5 birilli. Il titolo italiano singolo assoluto è stato conquistato a giugno del 2024 a Saint Vincent, dopo essere stata convocata agli Europei di Calangius, la cittadina sarda in provincia di Nuoro. Questa vittoria segna un ulteriore successo nella carriera di Lucia, che durante la stagione sportiva ha anche partecipato al primo Campionato del mondo femminile e al secondo Campionato europeo dedicato alle ladies, portando a casa due medaglie di bronzo. Lucia Biondolillo ha iniziato a giocare all’età di 18 anni per un periodo di circa un anno. Poi si è dedicata completamente allo studio conseguendo la laurea in lingue. Oggi è anche un’insegnante di inglese. A 25 anni ha ripreso con l’attività sportiva ed ha aperto a Cerda la scuola di biliardo che ha voluto chiamare “Dietro le quinte”. Nel 2017 ha vinto il titolo italiano a squadre con il suo team Black Jack a Rhocomune della città metropolitana di Milano. Nel giugno del 2023 aveva già raggiunto la finale del campionato italiano di stecca 5 birilli a Saint Vincent, il celebre comune in Valle d’Aosta. Con i suoi risultati sportivi, la Biondolillo ha riempito di orgoglio e gioia l’intera comunità di Cerda. E le sue vittorie sono il frutto di tanti anni di lavoro, sacrificio e passione.
Cristina Cirri
Giornalista praticante, classe 1997 è di Cefalù. Dopo la laurea triennale a Palermo e la magistrale a Torino, a luglio del 2023 è entrata alla scuola di giornalismo di Urbino per realizzare il suo più grande sogno. E’ l’unica siciliana a frequentare lo storico Istituto di formazione. A marzo del 2025 completerà i due anni di praticantato che le consentirà, ad ottobre, di sostenere l’esame per diventare professionista. Lo scorso aprile ha svolto uno stage di tre mesi presso la redazione del TG5 a Roma, toccando con mano quello che vuol dire fare, come è stato definito, il più antico mestiere del mondo, stando a contatto con professionisti, e comprendere cosa c’è dietro la realizzazione di un telegiornale. All’Istituto per la formazione di Urbino la classe è composta da 11 persone. Trascorrono circa 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana insieme a giornalisti professionisti che tengono lezioni frontali. Due giorni seguono lezioni teoriche di diritto, storia del giornalismo, diritto penale; i restanti sono dedicati alla tv, alla radio o al web. La scuola ha un sito internet “Il Ducato”, nome utilizzato anche per il giornale, che esce mensilmente, sul quale scrivono articoli e raccontano le storie di Urbino e dintorni. L’ambito del giornalismo che Cristina preferisce è lo sport, e infatti ad Urbino scrive anche di pallavolo, basket e calcio. Nel futuro spera di seguire gli eventi sportivi più importanti dalla “zona stampa”.
Antonella Cirrito
Cerdese, nata nel 1977. È una scultrice e restauratrice, impegnata nella rigenerazione di spazi verdi. Ha studiato scultura all’Accademia di belle arti di Palermo. La sua arte è incentrata sull’idea di sostenibilità: negli ultimi due anni ha utilizzato materiali di scarto, soprattutto plastica, per dare vita ad opere che vogliono sensibilizzare sul tema dell’inquinamento. L’attività artistica di Antonella inizia 15 anni fa con il progetto “Giardini dell’attesa”, un’iniziativa che mira a riqualificare spazi urbani trascurati. Il progetto ha interessato anche uno spazio dei Cantieri Culturali della Zisa a Palermo, mentre a Cerda “Giardini dell’Attesa” ha permesso un’integrazione con il tessuto urbano del comune siciliano, dove ogni pianta appartenuta alla sua famiglia continua il suo processo di crescita insieme alle altre piante del medesimo nucleo. Un secondo progetto dal titolo “Immersioni” è un’iniziativa artistica che combina scultura e sensibilizzazione ambientale, utilizzando plastica riciclata come materiale principale. L’obiettivo del progetto è fare riflettere sulle potenzialità del riuso della plastica, trasformando un materiale di scarto in arte e veicolo di messaggi sociali. Le opere, tra cui la scultura simbolo “Balena” (una struttura di 7 metri) sono create intrecciando strisce di plastica recuperate da bottiglie. La “Balena” attualmente ha percorso più di 1800 km in giro per la Sicilia.
Caterina Crucchi
Nata a Udine nel novembre 1988, da padre friulano e madre siciliana all’età di 6 anni si trasferisce con la sua famiglia in Sicilia nel piccolo borgo di Marcatobianco, non lontano da Alia, anche se giuridicamente parte del territorio di Castronovo di Sicilia. Dopo gli studi decide di intraprendere la carriera militare e viene destinata al genio guastatori a Cremona. Sette anni dopo decide di tornare in Sicilia e dare continuità all’azienda agricola di famiglia. Oltre al lavoro nella piccola impresa si dedica anche all’atletica leggera. Vivendo in un borgo di trenta famiglie inizialmente le persone rimanevano stupiti della caparbietà e la tenacia con cui affrontava gli allenamenti in qualsiasi condizione meteorologica. E la semplice attività nata quasi per scherzo si era trasformata nel frattempo in una vera e propria passione. Dopo un lungo periodo di convalescenza e di difficoltà nel 2024 è riuscita a concludere ben 22 gare su strada, dai 10 km alle mezze maratone, arrivando sempre tra le prime tre del settore femminile di categoria. E ad ottobre ha preso parte alla prestigiosa maratona di Chicago di 42 chilometri, appartenente al circuito World Marathon Majors. Tra 54.000 iscritti si è classificata tra le prime donne italiane. Nel 2025 parteciperà agli stage formativi per diventare tecnico della Federazione Italiana Atletica Leggera e poter così trasmettere, soprattutto ai giovani, la passione e l’amore per lo sport.
Sofia Fullone
17 anni di Collesano. Studentessa brillante e versatile con una profonda passione per la cultura, l’arte e l’impegno sociale. Dotata di un’eccellente padronanza della lingua inglese, a marzo 2024, si è recata a New York, dopo aver superato una rigida selezione, per partecipare in qualità di delegata, al prestigioso progetto “Ambasciatore del Futuro”. La simulazione diplomatica fa parte del progetto Nhsmun, gestito direttamente dal Dipartimento di Cultura Generale delle Nazioni Unite. Prima della partenza per gli Stati Uniti ha frequentato un corso di diritto internazionale, di negoziazione e di etichetta. Il tutto, rigorosamente in inglese. Ad ogni singolo partecipante al progetto formativo è stata affidata la responsabilità di rappresentare in sede diplomatica un determinato Paese della Comunità Internazionale, differente da quello di provenienza. Ogni studente, indicato come “Delegate”, viene inserito in una commissione specifica, all’interno della quale venivano affrontate questioni previste dall’Agenda politica internazionale. A Sofia è stata assegnata la DISEC (Disarmament and International Security). Sofia è anche appassionata di musica e suona chitarra acustica ed elettrica, esprimendo la sua creatività attraverso canzoni e poesie. Ha vinto il concorso letterario “Stenio” e partecipa a un progetto musicale con la banda di Collesano. Nonostante i numerosi impegni, continua a ottenere eccellenti risultati scolastici.
Giuseppina Gianforti
Di anni 90 di Petralia Sottana, dove vive ma con una vitalità ancora di giovane diciottenne, è attualmente Presidente della locale sezione dell’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società, con tanti progetti realizzati e altrettanti in itinere. Solo nell’ultimo periodo ha promosso la Festa dell’Albero a Petralia Sottana, in sinergia con la scuola, il comune e il Cesvop. È stata protagonista insieme alla Fidapa, la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, di cui è socia, e alla sezione dei Lions, l’associazione filantropica mondiale di service club fondata nel 1917, di una importante iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Ha poi realizzato, con le socie dell’associazione, un albero di Natale e un presepe su temi di attualità e con messaggi sociali estremamente significativi per tutta la comunità. È una donna invidiabile anche per la sua intraprendenza: ancora alla sua età continua a girare il mondo (da sola) alla scoperta di nuove città: i suoi ultimi viaggi, in Brasile e in Cina, quasi a voler far concorrenza al figlio, Diego Cannizzaro, famoso maestro organista madonita che gira il mondo con i suoi concerti.
Pina Granata
E’ nata a Palermo il 5 Marzo 1959, ma vive a Campofelice di Roccella, il paese alle porte delle Madonie. Compie studi umanistici e teologici. Inizia a scrivere per caso: sono solo appunti di “pensieri in libertà”. Ben presto scopre che scrivere aiuta… Si definisce “poeta per caso” divenuta “poeta per necessità”. La poetica di Pina Granata è immediata, semplice, lineare. I suoi versi si leggono facilmente, sono privi di orpelli ricercati che “ingabbiano”, come lei stessa dice, la vera poesia, quella dettata dall’anima. La sua è una poetica raffinata ed elegante. Pina Granata annovera numerosi premi letterari per la partecipazione a prestigiosi concorsi regionali e nazionali. I suoi versi sono contenuti in diverse antologie poetiche e riviste del settore. Ha pubblicato tre sillogi poetiche: “I miei voli”, nel 2013, edizione Youcanprint; “In cammino verso le stelle”, nel 2015, sempre edita da Youcanprint e “La libertà degli aquiloni”, nel 2017, per la medesima casa editrice. Recentemente, il 13 novembre scorso, ha vinto la sezione Poesia dialettale nel Premio Letterario “Porta d’Oriente” a Bari, organizzato dalla prof. Cettina Fazio Bonina che si è tenuto nella splendida “Sala delle Muse” del Circolo Unione del Teatro Petruzzelli: la poetessa siciliana ha presentato un componimento in dialetto siciliano, affrontando il tema della salvaguardia ambientale e del cambiamento climatico.
Valentina Dara Guccione
Donna dalle mille sfaccettature: laureata in filosofia, mamma di due figlie e imprenditrice agricola. La sua carriera e la sua vita sono un esempio di coraggio, passione e resilienza. Dopo anni vissuti tra Svizzera, Brasile e Bahamas, ha fatto la scelta di tornare in Sicilia, portando con sé un bagaglio di esperienze internazionali che l’hanno spinta a dare vita a un’impresa agricola innovativa e sostenibile. Ex presidente della Coldiretti di Palermo, Valentina ha trasformato una piccola azienda in un modello di successo che fonde tradizione e innovazione, una delle prime in Sicilia a intraprendere la strada del biologico già nel 1994. Nel corso degli anni, Valentina ha puntato sulla diversificazione, passando dalla sola produzione agricola alla creazione di un frantoio e alla riconversione delle vecchie strutture aziendali in accoglienti appartamenti per ospiti. L’azienda è così diventata un esempio concreto di come un modello multifunzionale possa garantire la sopravvivenza delle piccole realtà agricole. Valentina ha saputo vedere nell’agricoltura non solo una forma di reddito, ma anche una missione: quella di trasmettere i valori legati alla terra, alla sostenibilità e all’educazione. La sua storia è una testimonianza di come l’agricoltura, quando è gestita con intelligenza e amore per la terra, può diventare il motore di un cambiamento positivo, capace di migliorare non solo l’economia, ma anche la comunità e l’ambiente.
Giulia Inguaggiato
Petralese, Project Manager dell’Associazione Mani Tese ONG. Da diversi anni si occupa di tutela dei diritti dei migranti e dei rifugiati. La passione per questo settore, complesso ed affascinante, nasce durante gli anni universitari, seguendo il corso “Diritto dell’asilo e status costituzionale dello straniero”. Con una tesi su tematiche legate alle politiche europee di controllo delle frontiere, si è laureata alla Facoltà di Giurisprudenza e ha iniziato la pratica forense, collaborando con studi legali che si occupavano di protezione internazionale. La contestuale attività di volontariato svolta presso la Clinica Legale per i Diritti Umani dell’Università degli Studi di Palermo le ha dato l’opportunità di confrontarsi con altre problematiche, come quelle legate ai permessi di soggiorno e ai visti di ingresso, ai ricongiungimenti familiari e alle espulsioni. Il Dottorato iniziato nel 2015 ha avuto un ruolo determinante nella su vita personale e professionale. Tre anni di ricerca sul rapporto tra migrazioni, cambiamenti climatici e tutela dei diritti umani hanno riacceso un desiderio che sentiva da tempo: partire e lavorare nei Paesi da cui hanno origine i flussi migratori. Ha frequentato il Master in Cooperazione Internazionale tenuto dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionali. Quindi è partita prima per la Cambogia, dove si è occupata di migranti vittime della tratta; poi per la Guinea Bissau e successivamente in Marocco
Chiara Licata
Food blogger con decine di migliaia di follower sui social (kiaralic96). Chiara nasce e cresce a Petralia Sottana, dopo aver frequentato le scuole ed essersi diplomata al Liceo Classico Giuseppe Salerno di Gangi si è trasferita a Milano, dove per i primi cinque anni ha vissuto in collegio universitario femminile Marianum. Qui ha studiato Scienze Politiche e Sociali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel 2020 è arrivato il Covid, che ha costituito un punto di svolta nella sua vita, e dopo aver lasciato il collegio ha deciso di rimanere a Milano. Il periodo dell’isolamento a causa della pandemia è stato sicuramente un momento di mettersi in gioco. Ha infatti iniziato a cucinare non soltanto per “sopravvivenza”, ma perché sentiva il bisogno di qualcosa che la tenesse impegnata durante i mesi di chiusura totale. Ha così rispolverato vecchie ricette di famiglia, ha seguito corsi di cucina online e ogni giorno sperimentava una ricetta nuova, dai primi ai dolci, passando per i lievitati. Poi la svolta social. Ha permesso a tanti utenti dei social di scoprire le ricette della tradizione ma ha fatto diverse incursioni nella cucina nazionale e internazionale. Oggi è una portabandiera per il territorio e ha collaborato con la festa dei sapori madoniti d’autunno di Petralia Sottana alla creazione di un contest sulla piazza madonita a Km 0 proponendo una sua versione con Passata di pomodoro, Caciocavallo, Olive verdi, Origano secco e Olio evo (tutti rigorosamente madoniti).
Raffaella Maggiore
Nasce a Palermo nel 1972. Si diploma al liceo classico “Mandralisca” di Cefalù e prosegue gli studi presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli dove nel 1997 consegue la Laurea in Lingue e Civiltà Orientali, indirizzo archeologico con una tesi sulla gioielleria persiana. Insegnante d’inglese, collabora con il British Institute di Monza curando la preparazione linguistica dei militari impegnati nelle attività di peacekeeping all’estero. Diversi gli enti di formazione professionale in Sicilia per cui lavora nella gestione di corsi post-diploma. Negli ultimi dieci anni ha svolto servizio come docente anche nelle scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado della provincia di Palermo. Due i mandati come Presidente dell’associazione Pro Loco Cefalù nella quale ha svolto attività di promozione del territorio con numerose iniziative culturali e ricreative. Da luglio dell’anno scorso è Presidente della Soc. Coop “Il Segno” la cooperativa sociale nata in seno alla Diocesi di Cefalù sotto la spinta di mons. Giuseppe Marciante Vescovo di Cefalù per contrastare la “fuga” dei giovani dal proprio territorio. La cooperativa guidata da Raffaella Maggiore, con i suoi 40 dipendenti, gestisce i percorsi di visita all’interno della Cattedrale di Cefalù ma si occupa anche di giardinaggio e cura del verde e di pulizie in ambito pubblico e privato e collabora con la Caritas Diocesana nel realizzare progetti per favorire l’inserimento di soggetti svantaggiati.
Viviana Mocciaro
Ha oggi 12 anni e vive Gangi. Nell’ottobre del 2019, a 5 anni quasi 6, sarebbe dovuta rimanere dalla nonna mentre la mamma accompagnava i fratelli ad un provino cinematografico. Lei insiste per andare, partecipa e viene scelta dal regista e scrittore, Niccolò Ammaniti, per interpretare il ruolo della protagonista da piccola in una serie TV tratta dal suo omonimo romanzo “Anna”. Il film, in sei puntate, è andata in onda dal 2021 in più di 26 paesi nel mondo, tra cui gli USA e in Italia è stata trasmessa su Sky e Now tv. Già dai suoi primi passi davanti alla cinepresa, Viviana sbalordisce tutti per la sua naturalezza e per la sua tenacia nell’affrontare, così piccola (appena 6 anni), le intense ed impegnative giornate di ripresa in giro per l’Italia. Nel 2022 sostiene un altro casting per “L’arte della gioia” film prodotto da Sky ed Ht film, tratto dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza. Stavolta è la grande attrice Valeria Golino, regista del film, a sceglierla per il ruolo della protagonista “Modesta” da piccola. L’opera è stata presentata in anteprima mondiale al 77° Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Prodotto con il contributo dell’assessorato Turismo della Regione Siciliana ha tra le attrici Valeria Bruni Tedeschi, Jasmine Trinca e Tecla Insolia. Il film è uscito in due parti, a giugno di quest’anno, nelle sale cinematografiche di tutta Italia, e da marzo 2025 andrà in onda la serie tv in 6 puntate su Sky.
Maria Enza Puccia
“La cultura è la linfa che si alimenta in una comunità sana, attiva e inclusiva come quella castelbuonese”. In questa espressione di Maria Enza Puccia, Presidente del Museo Civico di Castelbuono, si racchiude l’essenza che caratterizza la figura, le capacità ed il trasporto della docente scolastica “catapultata” nell’agone politico-amministrativo dal 2017, quando il sindaco Cicero la designa come assessore, attività che ha svolto fino all’ottobre dell’anno successivo quando ha deciso di rinunciare all’incarico. Indicata dal sindaco come componente del CdA del Museo Civico è stata eletta Presidente, incarico rinnovato nel 2022, e che tutt’ora ricopre. Ha svolto e continua a svolgere con grande abnegazione la sua attività istituzionale a favore dell’ente comunale che rappresenta. Una figura professionale qualificata, che si è distinta negli anni per competenza e impegno profuso nel mondo della scuola e nelle attività di internazionalizzazione. In seno al Consiglio di Amministrazione sa mantenere alto il valore di garante che la figura del Presidente riveste al suo interno, rappresentando al meglio anche gli aspetti legati alla diplomazia ed ai perfetti equilibri tra innovazione e mantenimento delle tradizioni. Con questi valori, portati avanti con le indicazioni della direzione e del Consiglio da lei rappresentato, il Museo Civico è stato artefice degli importanti risultati raggiunti.
Fabiana Rinella
Vive a Termini Imerese. Quest’anno a soli 17 anni si è laureata campionessa d’Italia di lotta olimpica. La giovane atleta, dopo vari successi a livello juniores, ha conquistato il primo posto dominando contro tutte le avversarie. Il primo coronamento di un percorso che premia i tanti sacrifici della giovanissima che, sin dall’età di 5 anni, calpesta il ring ed è adesso riconosciuta tra le migliori atlete giovanili della lotta internazionale al femminile. E da pochi mesi è diventata anche una poliziotta appartenente alle fiamme oro, traguardo raggiunto avendo vinto il concorso per titoli nei gruppi sportivi della Polizia di Stato, cui si può accedere, attraverso una procedura concorsuale molto selettiva, anche dall’età di 17 anni. Nel frattempo frequenta l’ultimo anno di ragioneria all’Istituto Stenio di Termini Imerese. Figlia d’arte, il papà Salvatore ha fatto parte della nazionale di lotta alle Olimpiadi e oggi è il suo allenatore. Lungo e prestigioso il palmares della giovane atleta termitana che conferma le sue grandi qualità sportive nonostante i già brillanti risultati conseguiti in altre competizioni: argento ai campionati europei under 17 nel 2022, bronzo mondiale under 17 nel 2022, Campionessa Europea under 17 nel 2023 e bronzo mondiale under 17 nel 2023. L’obiettivo per la giovane promessa della lotta termitana è la costruzione di un percorso che la porti alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Elisa Zimbardo
Ha ventotto anni. E’ cresciuta e ha studiato a Valledolmo. Appassionata di musica sin dall’infanzia, a nove anni è entrata nella locale banda musicale come sassofonista. Ben presto però è arrivata la folgorazione per un altro strumento musicale: la chitarra elettrica. Ha frequentato il Conservatorio “A. Scarlatti” dove nel 2022 si è diplomata in Chitarra Jazz e il Modern Music Institute di Verona. Insieme alla Brass Youth Jazz Orchestra si è ripetutamente esibita al Real Teatro S. Cecilia di Palermo, mentre come chitarrista dell’Orchestra Jazz Siciliana The Brass Group ha accompagnato al Teatro di Verdura artisti del calibro di Gregory Porter, Tom Seals, Ivan Lins e Sarah Jane Morris. Da alcuni anni collabora anche con la Women Orchestra di Alessandra Pipitone e con il compositore polistrumentista Ruggiero Mascellino. Con alcuni giovani musicisti del dipartimento Jazz del Conservatorio di Palermo condivide il progetto Naäm che unisce la musica etnica con i ritmi funky. Vanta numerose collaborazioni con artisti emergenti come Ariele e Delaido. Dallo scorso maggio è entrata a far parte del cast artistico de La Rappresentante di Lista, con la quale ha partecipato a Selinunte al concerto in memoria delle vittime della mafia. Recentemente ha preso parte al tour autunnale “Giorni felici” de LRDL che ha visto la band esibirsi in molte importanti città italiane. Sempre con LRDL il 31 dicembre suonerà a Genova per il concerto di fine anno.