I “Giorni della Merla” si riferiscono agli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, considerati i più freddi dell’anno.
La leggenda narra che una merla bianca, per sfuggire al gelo intenso, trovò rifugio in un camino. Dopo tre giorni, uscì completamente annerita dalla fuliggine e da allora tutte le merle sono diventate nere. Si crede che se questi tre giorni sono particolarmente freddi, la primavera arriverà presto. Al contrario, se gli ultimi tre giorni di gennaio sono caldi, l’inverno continuerà a fare sentire i suoi rigori.
La trasformazione della merla bianca in nera simboleggia il percorso dell’anima. Inizialmente pura e innocente, l’anima deve attraversare varie prove e difficoltà nel corso della vita, rappresentate dal fumo e dalla fuliggine del camino. Esperienze di sofferenza e sfide essenziali per la crescita e la trasformazione.
Il colore nero della merla rappresenta la saggezza e la comprensione raggiunte attraverso tali esperienze.
L’anima, superando le difficoltà, non solo sopravvive, ma emerge rafforzata e arricchita, pronta a condividere la sua saggezza. Percorso di iniziazione e purificazione essenziale per l’evoluzione dell’anima.
La merla bianca rappresenta, in sintesi, l’anima nella sua forma più pura, che entra nel mondo materiale e affronta le sfide dell’esistenza, simbolizzate dal camino. Il fumo e la fuliggine sono le prove e le tribolazioni che l’anima deve affrontare per crescere. La trasformazione delle piume della merla da bianche a nere rappresenta l’acquisizione di saggezza e la consapevolezza interiore raggiunta attraverso l’esperienza.
In sintesi, la favola della merla è simbolo del percorso dell’anima attraverso la vita, la crescita spirituale e la trasformazione. L’anima affronta difficoltà che diventano opportunità per evolversi e raggiungere un livello di comprensione superiore.
Sara Favarò