Calcio, Prima Categoria: A.S.D. Belsitana, testimone della tradizione calcistica di Montemaggiore

0
14

Montemaggiore Belsito: il cuore pulsante di una lunga storia calcistica

La storia del calcio a Montemaggiore Belsito è un viaggio che affonda le sue radici nel 1959, quando un gruppo di appassionati del piccolo comune siciliano decise di rendere concreta una passione collettiva. Era il 22 ottobre di quell’anno quando Eugenio Licata, insieme a Vincenzo Piraino e altri 46 cittadini, fondò la Società Sportiva Montemaggiore Belsito. Da quel momento, i colori giallo e blu, scelti in onore del gonfalone del Comune, divennero simbolo della squadra locale e di una tradizione sportiva che avrebbe lasciato un’impronta indelebile nella comunità.

Superare i primi ostacoli non fu semplice: l’iscrizione al Torneo delle Madonie fu un percorso ad ostacoli, con il comitato organizzatore che inizialmente si oppose, sostenendo che Montemaggiore e Cefalù non rientrassero nel comprensorio delle Madonie. Fu grazie alla determinazione dei dirigenti delle due squadre che, facendo leva sull’ammissione di altre formazioni esterne come Nicosia e Campofelice di Roccella, il Montemaggiore fu accolto come partecipante “aggregato”. Nel 1960, la squadra debuttò ufficialmente nell’XI Torneo della Coppa delle Madonie, segnando l’inizio di una storia calcistica che ben presto si sarebbe intrecciata con quella del territorio.

Gli anni ’70 e ’80: l’entusiasmo di un paese intero

Negli anni ’70 e ’80, il calcio continuò a essere un simbolo di aggregazione e orgoglio per Montemaggiore Belsito. Due squadre, la “Virtus” e la “G. Licata”, rappresentarono il comune in tornei amichevoli e competizioni estive. Nel 1972, una storica vittoria nella “Coppa Città di Vicari” fu accolta come un evento memorabile. “Quella vittoria – ricorda chi c’era – rappresentò un momento unico, in cui il paese intero si strinse attorno alla squadra”. Tra i protagonisti di quell’impresa c’era anche Tano Mesi, comandante della Polizia Municipale, figura amata e rispettata che continua a essere ricordata con il “Memorial Tano Mesi”, istituito nel 2002.

L’impegno dei primi pionieri del calcio montemaggiorese era commovente. Fu grazie alla loro determinazione che un vecchio luogo destinato a discarica venne trasformato in un campo da gioco. I loro nomi – Famà, Militello, Licata, Naselli e tanti altri – risuonano ancora nelle memorie collettive, simboli di una passione che trascendeva il semplice sport.

Nonostante i successi degli anni ’70, il calcio montemaggiorese conobbe periodi di difficoltà, come lo scioglimento nel 1984 delle due società esistenti, la “Polisportiva G. Licata” e la “Virtus”. Tuttavia, la passione per il pallone non abbandonò mai Montemaggiore.

La rinascita negli anni ’90 e il ritorno dell’entusiasmo

La voglia di calcio rifiorì negli anni ’90, quando un gruppo di giovani appassionati diede vita alla A.S. Montemaggiore nel 1994. Nonostante le difficoltà iniziali, come il ripristino delle strutture sportive ormai abbandonate, la squadra riuscì a tornare a giocare nel proprio paese, sostenuta da sponsor privati e dall’amministrazione comunale. L’impegno della comunità fu fondamentale: giocatori e soci lavorarono gratuitamente per rimettere a nuovo il terreno di gioco e le infrastrutture.

La fine degli anni ’90 vide il calcio giovanile diventare un punto focale per la crescita sportiva del paese. Il Comune non solo collaborò attivamente con la squadra, ma investì risorse significative per promuovere lo sport tra i più giovani. Questo impegno portò a risultati incoraggianti, come il successo delle squadre “giovanissimi” e “allievi” nei rispettivi campionati.

La contemporaneità: l’orgoglio della A.S.D. Belsitana

Oggi, il testimone della tradizione calcistica di Montemaggiore è passato alla A.S.D. Belsitana. Nata nel 2005, la società rappresenta l’eredità lasciata dall’A.S.D. Montemaggiore, che aveva vissuto il suo momento di massimo splendore nel 2009 con la storica ammissione in Promozione. Quell’anno, il “dominio incondizionato dell’undici gialloblù”, come ricorda Giuseppe Zappia, fu il frutto di impegno, costanza e abnegazione.

Dopo un periodo di difficoltà culminato con la retrocessione in Prima Categoria nel 2015 e lo scioglimento della società, il calcio montemaggiorese ha trovato nuova linfa nella Belsitana. Nel 2018, il secondo posto in campionato e la vittoria nei Play-Off contro il Ciminna hanno regalato alla squadra la promozione in Seconda Categoria, scrivendo una nuova pagina nella storia sportiva del paese.

Nel 2024, la Belsitana milita con orgoglio nel Girone B della Prima Categoria, affrontando squadre di tutta la Sicilia. Gli sforzi della società e l’entusiasmo della comunità continuano a dimostrare quanto il calcio sia parte integrante dell’identità di Montemaggiore Belsito.

Un futuro che guarda ai giovani e alla tradizione

L’attività sportiva a Montemaggiore non si limita solo al calcio senior. Dalle scuole alle categorie giovanili, lo sport continua a rappresentare un’occasione di crescita e formazione per i ragazzi. Grazie all’impegno delle istituzioni locali e alla passione di tecnici e dirigenti, il calcio montemaggiorese rimane un faro di aggregazione e speranza per le nuove generazioni.

Quella di Montemaggiore Belsito è una storia che unisce tradizione, passione e orgoglio. Una storia che, come ha sottolineato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante una premiazione per il fair play nel 2015, può essere d’esempio non solo per i giovani sportivi montemaggioresi, ma per tutti coloro che credono nei valori di lealtà e integrazione che lo sport può trasmettere.

Santi Licata

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here