Promosso da BCsicilia e dall’Università Popolare si terrà mercoledì 5 marzo 2025 alle ore 17 il settimo incontro del corso on line su “I Gioielli siciliani tra Storia e Arte”. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, seguirà la lezione di Maria Teresa Di Blasi, Storica dell’Arte e Presidente della Sede di BCsicilia di Catania, dal titolo “I gioielli e gli ornamenti dell’Ottocento siciliano”. Domenica 9 marzo è invece prevista la visita guidata al Medagliere del Museo archeologico di Siracusa e al Tesoro della Cattedrale di Catania. Le altre visite guidate sono previste al Tesoro della Cattedrale di Palermo e al Museo Pepoli di Trapani.
Il corso prevede nove lezioni che si terranno tutti i mercoledì e tre visite guidate. Le restanti tematiche riguarderanno: “I gioielli e gli ornamenti del periodo Liberty in Sicilia” e “I gioielli e gli ornamenti contemporanei in Sicilia”. Obbligatoria la prenotazione. Per informazioni ed iscrizioni: Tel. 346.8241076 – Email: [email protected] Alla fine del Corso verrà rilasciato un Attestato di partecipazione.
Nel cuore del XIX secolo, i gioielli incarnano l’eleganza e lo splendore di un’epoca ricca di raffinatezza e fascino. Nella prima metà dell’800, si punta sull’elaborazione artigiana piuttosto che sull’impiego di grandi quantità di oro e si inventano a questo scopo nuove tecniche: ci si ingegna, più che altro, a realizzare pezzi appariscenti con la minore quantità possibile di materiale, non disdegnando, in mancanza di meglio, le pietre semipreziose (ametiste, topazi, acqua marine) e il corallo. In primo luogo si modifica la montatura “a notte” e si montano le pietre lasciandone scoperto anche il retro (montatura “a giorno”). Non si rinuncia all’argento sul fronte del gioiello, perché questo metallo chiaro esalta lo splendore soprattutto del diamante, però si crea per ogni pietra un leggero supporto di oro giallo, così da rendere tutto più rigido. L’uso del doppio metallo sarà costante per tutto il corso dell’800. A partire dagli anni Trenta la richiesta di gioie è in netto aumento, anche a causa delle innovazioni radicali della moda femminile, i corsetti degli abiti acquistano ora maggiore importanza e ospitano grosse spille spesso a girandola, decorazioni poste al centro della scollatura. L’oro viene ora “colorato” mediante l’aggiunta di rame, che gli dà un tono rossastro, o di argento, che lo fa invece virare sul verde. Prevalentemente adoperato in sottili sfoglie sbalzate, l’oro produce un effetto di pesantezza, come nelle lunghe catene apparentemente massicce, ma in realtà molto leggere. Nell’800 si diffondono moltissimo anche i cosiddetti gioielli “romantici”: pendenti, spille o anelli che racchiudono una ciocca di capelli della persona amata.