“Come il canto delle sirene persuadeva i navigatori a fermarsi, così ci sono luoghi in cui abbiamo sempre avuto la sensazione di appartenere. Luoghi dove ti lasci sopraffare dalla sua poetica bellezza, dove la natura sovrasta i paesaggi con la sua arcaica magnificenza, dove storie che si perdono nella notte dei tempi vengono sussurrate dalle onde del mare. Dove ho sempre desiderato piantare il seme di un sogno. Per me, questo piccolo grande sogno era approdare nella bellissima città di Cefalù”. Con queste parole Benedetto Poma annuncia il suo approdo a Cefalù in maniera permanente, non più una mostra temporanea come in passato ha avuto modo di realizzare, ma un luogo dove le sue opere saranno permanentemente in esposizione, dove il pubblico potrà visitare lo spazio e godere delle opere . L’Art studio di Poma a Cefalù sul Corso Ruggero 51, che sarà inaugurato sabato 22 marzo, alle ore 18,00, è uno spazio che il maestro ha fortemente desiderato e voluto e lo definisce “un viaggio tra sogno e realtà, arte e immaginazione”, un luogo fisico dove ci sarà spazio per il suo laboratorio dove egli creerà e dipingerà le sue atmosfere. Dieci anni fa in occasione di una collettiva, per la prima volta, la città di Cefalù ha ospitato il maestro, poi successive mostre e collezioni lo hanno visto tributare la sua Sicilia e la Città Normanna con i suoi tesori : Le Sinfonie del tempo nel 2015, Le Sirene di Ulisse nel 2016, Un Regno nel sole nel 2018, Incanto mediterraneo nel 2023 e infine, La felicità della Luce lo scorso settembre – ottobre 2024; mostre che ha seguito e curato per Cefalù la dott.ssa Rosalia Liberto che sarà presente in Art Studio per poter condurre i visitatori dentro la meravigliosa pittura di “luce” di Poma. Un progetto e un sogno che si realizza nella città che in questo decennio ha ispirato narrazioni pittoriche e poetiche atmosfere dell’arte dei Benedetto Poma.
Quando hai sentito di iniziare a dipingere?
Non c’è un momento esatto, ne la definirei carriera, io sento di dipingere ed è un continuo divenire di pensieri, forme, sogni e momenti della mia vita , della storia presente e passata che traduco nei miei dipinti.
Quali le correnti che hanno ispirato il tuo percorso artistico?
Durante il mio percorso universitario ho indagato la pittura di Morandi, le sue nature morte, sono rimasto affascinato dalle sue forme e dal modo in cui la luce le accarezza; successivamente ho avuto modo di osservare e studiare le luci e i colori dei macchiaioli, poi di Egon Schiele, Kandinsky e il suo “cavaliere azzurro”, infine, Mondrian. Nell’età più adulta Chagall ha certamente colpito la mia creatività donandomi spunti e riflessioni cromatiche.
Cosa rappresenta per te la Sicilia?
La Sicilia è presente in ogni maniera nelle mie opere: dall’oggetto che può essere riconducibile all’artigianato artistico per esempio le giare, le sedie, gli oggetti della vita quotidiana, agli elementi architettonici, che firmano e sono la cifra stilistica delle mie opere. La natura siciliana ha certamente un posto privilegiato nella mia pittura, la flora e la fauna sono spesso presenti. La Sicilia del mito e della Magna Grecia è presente nella collezione “le Sirene di Ulisse” e “Incanto mediterraneo” , il periodo Ruggeriano e Federiciano è fortemente espresso nelle opere della collezione di “Un Regno nel sole” e nella più recente collezione del 2024 “La felicità della Luce” vi è rappresentata la Sicilia con le sue ricchezze, meraviglie e contraddizioni. Il comune denominatore delle mie opere è qualcosa che non è materiale, ma “illumina” forme e colori è la luce della mia terra!
C’è un luogo che è presente nelle tue opere in maniera intensa e perchè?
Il luogo che sento “mio” e che ad esso sono fortemente legato è l’Etna, luogo dove vivo e che osservo ogni giorno. Esso per me rappresenta una forza ambivalente, all’interno un luogo accogliente ma che conserva il fuoco, la carica vitale e all’esterno terra fertile e feconda dove gli uomini, anche se, nelle avversità della sua precaria stabilità resistono . Etna è resilienza come lo siamo noi siciliani.
Quale è il tuo rapporto con l’Arte contemporanea come la interpreti?
L’arte contemporanea , proprio perché di contemporaneità si tratta necessita del “tempo”. Oggi si rincorre spesso la visibilità social. La creazione artistica per me resta libera e legata a un percorso mio personale di ricerca; di temi da affrontare e tradurre. Ciò che il mito o la storia ci raccontano ritengo debba essere indagato, dunque, il mio lavoro sta proprio, mediate i miei dipinti, di poter contribuire alla comunicazione del sapere, di valori universali che ieri come oggi vanno conservati e trasmessi. Sarà il tempo a svelarci chi ha davvero contribuito alla crescita e alla formazione mediante l’arte e alla valorizzazione della nostra Sicilia.
Sappiamo che ormai da circa nove anni sei presente a Catania con il tuo Art Studio. Quali sono i progetti per il tuo futuro?
Con l’apertura a Cefalù di un nuovo Art Studio sarò presente anche sul territorio della Sicilia Occidentale e la prossima una mia installazione artistica verrà inaugurata ad Agrigento Capitale della cultura 2025. E’ in cantiere anche un progetto a Palermo che ancora non posso svelare per ragioni organizzative.
Benedetto Poma nasce a Catania nel 1968. Inizia a dipingere giovanissimo spinto dal suo precoce amore per la pittura. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Catania e si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria nel 1999. Dal 1981 partecipa a importanti mostre nazionali ed internazionali, ha collaborato ed esposto presso importanti musei e istituzioni pubbliche e private. La sua arte è il racconto della vita umana attraverso simboli universali, dal mito alla storia, alle architetture, ai viaggi o agli scorci della Sicilia. Attraverso la sua rappresentazione pittorica Poma narra l’esistenza umana e ciò che la circonda, nella sua magnifica bellezza e nel suo equilibrio sospeso.