Organizzato da BCsicilia e dall’Università Popolare, nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni” si presenta domenica 13 aprile 2025 alle ore 17,30 presso la Sede di BCsicilia – Dimora Storica Cirrincione – Mineo in via Sant’Elia, 5 – Bagheria, il volume “Gli Shekelesh e la rivoluzione dei Popoli del Mare”. Dopo la presentazione di Maria Giammarresi, Presidente BCsicilia Bagheria, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, è previsto l’intervento di Claudio D’Angelo, Autore del libro. Per informazioni. Email: bagheria@bsicilia – Tel. 3394121267 Fb: BCsicilia Bagheria.
Spesso si è usato associare i Popoli del Mare a vere e proprie bande di sprovveduti pirati, che in modo scomposto, aggredirono vari territori d’Oriente. Al contrario, gli studi che emergono dal volume “Gli Shekelesh e la rivoluzione dei Popoli del Mare” evidenziano la presenza di una coalizione di popoli altamente esperti e preparati, ben organizzati, in grado di pianificare nei minimi dettagli i loro assalti, causando la distruzione pressoché totale di centinaia di città con la conseguente scomparsa di interi regni, come quello Miceneo, Ittita, Mitanno, Cananeo e all’implosione dell’Impero Egizio. Le ardite imprese dei Popoli del Mare evidenziano specifiche caratteristiche: infatti, la loro perizia nella navigazione, la capacità di leggere la volta celeste, l’ottima conoscenza dell’astronomia e della matematica, la maestria nell’arte della metallurgia, la competenza di grandi strategie militari e tutte le altre caratteristiche, che espressero, presuppongono una base culturale ben più ampia e complessa di quello che vogliono farci credere. La loro misteriosa alleanza, che mise a ferro e fuoco i territori del Mediterraneo Orientale, causò certamente la caduta delle più grandi civiltà dell’epoca, ma nello stesso tempo agì come nodale veicolo di comunicazione diffondendo in gran parte del Mediterraneo la cultura, la ricchezza e la conoscenza fino a quel momento monopolizzato dai più grandi imperi orientali, rendendo possibile la libera crescita dei popoli. La caduta dei grandi Imperi del XII secolo a.C. non determinò quindi un periodo di decadimento culturale, piuttosto rese possibile un cambiamento in un certo senso “democratizzante” rispetto all’accentramento palatino/templare della fase precedente, consentendo una situazione politica internazionale più fluida che permise notevole libertà d’esistenza di gran parte dei popoli sottomessi alle grandi potenze. In conclusione posso affermare che i Popoli del Mare rappresentarono il braccio armato di molti popoli sottomessi, i cui interventi provocarono lo sconvolgimento dei vecchi equilibri e portarono a una sollevazione popolare contro i più grandi imperi del mondo antico, paragonabile a quella prodotta dalla Rivoluzione francese e dall’Illuminismo.
Claudio D’Angelo è nato a Trapani nel marzo del 1956, città dove vive da febbraio 2024. Appassionato della storia e delle radici della sua terra, dopo avere intrapreso un percorso di apprendimento della lingua siciliana e un’esperienza nel mondo della poesia siciliana, si è dedicato allo studio e alla ricerca del popolo dei Siculi. A lui si deve il volume “La Storia dei Siculi fin dalle loro origini” uscito nel 2018, unico nel suo genere, dove emerge un’indagine e un’analisi densa di riscontri che mettono in luce la peculiarità di questo popolo. Notevoli i successivi saggi “Epopea dei Siculi” e “Gli Shekelesh e la rivoluzione dei Popoli del Mare”. Il primo dei due testi scritto a quattro mani unitamente al geoarcheologo prof. Francesco Torre e al glottologo prof. Enrico Caltagirone, con la preziosa prefazione da parte del compianto dr. Sebastiano Tusa. Il secondo saggio è uno studio di notevole spessore storico e archeologico che si avvale, in modo prioritario, dei riferimenti che provengono dai mondi Ittita, Cananeo, Mitanno e Miceneo, differenziandosi notevolmente dalle ipotesi espresse dalla quasi totalità dei ricercatori, che hanno seguito esclusivamente i riferimenti Egizi. Con il suo quarto volume “I Siculi – Indoeuropei della penisola italica”, Claudio D’Angelo ci parla dell’arrivo degli indoeuropei nella nostra penisola, stirpi che gli storici antichi indicano come legate al popolo dei Siculi.